"Complete Downfall" è il quarto album in ordine cronologico ma il terzo della seconda vita dei baschi Dormanth che, sebbene siano uno dei gruppi melodeath più famosi della penisola iberica, hanno avuto una carriera sicuramente non lineare.
Il quartetto si forma infatti nel 1993 e, dopo aver pubblicato il debut "Valley of Dreams" nel 1995, sospende le proprie attività dall'anno successivo per 20(VENTI!!!) anni ricomparendo grazie al chitarrista e cantante Óscar Del Val nel 2016 con "Winter Comes".

Il suono della band ovviamente, ha risentito del trascorrere di un lasso di tempo così ampio, eppure i tratti salienti riportano sempre alle sonorità varate da Dark Tranquillity, Paradise Lost, Amon Amarth (periodo "Surtur Rising" e dintorni) ed Amorphis.
I brani non sono mai lanciati a tutta velocità, il lato più doom dei Dormanth tiene a bada quello che lascerebbe campo libero al death, le linee delle sei corde sono aggressive e melodiche come si conviene, l'ugola ringhiante di Óscar interpreta bene i colori ora malinconici ora più cupi che vengono stesi durante il procedere del disco, gli assoli sono funzionali alla trama delle canzoni.
Tutte note di merito quindi....e allora perchè solo la sufficienza (ancorchè piena, direbbe Flavio Tranquillo)?

Perchè "Complete Downfall" manca di qualcosa, non decolla, non possiede quella magia che solo certa musica porta in dote e che è in grado di penetrare a fondo rompendo la scorza superficiale di un ascolto piacevole e nulla più.
E' un disco DI mestiere suonato da gente DEL mestiere: facile da ascoltare ma altrettanto facile da dimenticare.
Però.....
Però intuisco che il quartetto di Bilbao ha qualcosa di importante ancora da esprimere, del potenziale non esplorato a fondo che in futuro voglio credere ci regalerà qualcosa di più che un "disco carino".
Aspettiamo e vediamo.

Dormanth - "Complete Downfall" (full album)