Copertina 8,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2023
Durata:39 min.
Etichetta:Metal Blade

Tracklist

  1. OVERLORDS OF VIOLENCE
  2. FRENZIED FEEDING
  3. SUMMONED FOR SACRIFICE
  4. BLOOD BLIND
  5. VENGEFUL INVASION
  6. CHAOS HORRIFIC
  7. FRACTURE AND REFRACTURE
  8. PITCHFORK IMPALEMENT
  9. PESTILENTIAL RICTUS
  10. DRAIN YOU EMPTY

Line up

  • George "Corpsegrinder" Fisher: vocals
  • Alex Webster: bass
  • Rob Barrett: guitars
  • Erik Rutan: guitars
  • Paul Mazurkiewicz: drums

Voto medio utenti

Caspita che badilata solenne sulle gengive! Dopo aver recensito il nuovo Incantation che mi ha parecchio sollazzato ecco qui il piatto forte, il ritorno del combo di Buffalo.
Dopo solo due anni dal precedente “Violence Unimagined” tra progetti solisti (Corpsegrinder) e band hard rock parallele (Umbilicus) eccoli qui a mettere in chiaro cosa vuol dire death metal.
Si parte a botta sicura con “Overlords of violence”, pezzo death/thrash feroce, violento e tostissimo preceduto da un basso semplicemente favoloso.
Vieni praticamente spatasciato contro il muro dall’impatto e Giorgione nostro è al massimo della forma.
Ma questo è solo l’antipasto signori miei; “Summoned for sacrifice” parte lentamente con dei riffing serrati e grattuggiati che è un piacere per poi ecco accellerare con la band unita a fare più male possibile.
Anche qui il thrash bastardizzato a dovere è presente nella parte cadenzata, il solo è melodico e breve prima dell’assalto.
Blood blind” è introdotta da una parte doom che poi diviene un mid tempo serrato dove il frontman offre aggressività e potenza; al suo interno cambi di tempo veloci e fluidi con le chitarre che nei solos fanno capire che si può usare la melodia senza per questo annacquare il tutto.
Due brani mi hanno fatto godere come un matto, sono “Vengeful invasion” e “Fracture and reftacture” perché hanno classe, tecnica e non smetti un secondo di fare su è giù con la testa a ritmo.
Soprattutto il secondo fa vedere che batterista della madonna sia Paul Mazurkiewicz unito alle asce della premiata ditta Barrett/Rutan; per me questo pezzo dal vivo farà molto male, attirerà un pogo selvaggio.
Drain you empty” è veramente un grande pezzo atmosferico con un attacco iniziale doom e il vocione di Corpsegrinder perentorio come non mai per poi venire travolti da un pugno ferocissimo death/thrash serrato e aggressivo; grandiosa la parte conclusiva lenta ed inesorabile da spezzate le ossa.
Mi occorre fare un plauso al “solito” Alex Webster, trovatemelo voi un bassista del genere capace di robe mirabolanti e che sembrano per lui la cosa più normale al mondo.
Ragazzi miei, signori e signore, il 2023 si sta rivelando un anno ricco di uscite eccitanti, non avete scuse, mano al portafogli perché i signori del death metal sono tornati.

Recensione a cura di Matteo Mapelli

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