Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2021
Durata:34 min.
Etichetta:Scarlet Records

Tracklist

  1. UNDEFEATED
  2. APRIL
  3. FAILURES
  4. TEENAGE MUTANTS
  5. STAY AWAKE
  6. PRETTY LITTLE THINGS
  7. CINNAMON
  8. TORINO
  9. SORRY NOT SORRY
  10. DANCING RHINOS

Line up

  • Federico Mondelli: vocals, guitar
  • Marco Verdone: bass
  • Paul Canetti: drums

Voto medio utenti

Come si fa a non amare un disco che s’intitola “Torino”? Città ricca d’arte, magia, mistero e storia (e tante altre cosette meno edificanti …), prima capitale del Regno d'Italia, musicalmente per troppi anni offuscata dalla vicinanza di Milano, nei confronti della quale ha spesso patito una sorta di “sudditanza psicologica”.
Come dite? In tale affermazione c’entra il fatto che il sottoscritto provenga proprio dal suddetto capoluogo piemontese? Beh, forse appena uno zinzino ma, facezie a parte, in realtà è facilissimo apprezzare il nuovo lavoro dei Be The Wolf per i suoi contenuti artistici, e questo anche qualora non aveste legami di derivazione sabauda.
Vi deve però piacere il rock n’ roll ad ampio spettro, quello che mescola hard, pop, alternative, elettronica e blues senza pregiudizi, istigato esclusivamente dalla “fame” di esprimersi attraverso “canzoni” in grado di rimanere impresse nella memoria dell’astante.
Il gruppo formato da Federico Mondelli (Frozen Crown, Volturian), Marco Verdone e Paul Canetti ritorna con un albo che ricorda un po’ l’approccio degli esordi, tralasciando i suoni più “duri” di “Empress” e puntando su una formula espressiva che fa dell’istantanea assuefazione una delle sue caratteristiche principali.
Forti di una maturità nella scrittura che li rende fruibili senza manierismi, i brani di “Torino” appaiono freschi e vitali, le loro soluzioni melodiche colpiscono immediatamente i sensi e grazie alla varietà dei temi non rischiano di annoiare chi è avvezzo al concetto di “rock radiofonico per il terzo millennio”.
Impossibile rimanere indifferenti di fronte al contagioso groove funky di “Undefeated” e “April”, ma se pensate che il Lupo abbia perso il suo innato istinto primordiale, eccolo pronto a smentirvi sfoderando gli artigli in “Failures”, con i suoi bagliori nu-metal, in "Pretty little things” e nella grintosa “Dancing rhinos”.
Il riff magnetico e il ritmo pulsante di “Teenage mutants” rendono il pezzo un altro momento ammaliante del programma, mentre è il ritornello a imprimere un notevole slancio emotivo a “Stay awake”, seguita da una “Cinnamon” che conquista per il suo fascinoso clima fumoso e cinematografico (Robert Rodriguez e Tarantino credo gradirebbero …).
Lasciamo per ultimi i commenti riservati alla title-track dell’opera, gioiellino di suggestivo synth-rock e per “Sorry not sorry”, che strapazza le peculiarità dell'hard-blues con spirito “contemporaneo”, combinandole con una catchiness davvero spiccata e coinvolgente.
Con “Torino” i Be The Wolf proseguono sicuri, sebbene in assenza di ulteriori evoluzioni, nel loro brillante percorso artistico, confermando talento e attitudine nella costruzione di un suono arguto e di “facile presa”, per la soddisfazione di tutti (di qualunque estrazione geografica eh,…) i rockofili privi di paraocchi.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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