Dietro il progetto
Shadows si celano nomi ben conosciuti del panorama death metal americano
Questa nuova creatura musicale è stata creata da membri di
Immolation e
Goreaphobia per dare sfogo alle voglie di avantgarde metal che non possono essere eseguite all’interno delle band madri.
C’è da dire che le influenze della band sono più che disparate e abbracciano diversi generi e stili ma sempre nel solco oscuro della musica.
Questo Ep d’esordio si apre con “
Ghosts of old”, pezzo dissonante in mid tempo cadenzato con un sapore molto old school e un bel vocione profondo ed evocativo.
Le chitarre sanno intessere riffing di sostanza e l’atmosfera che si respira è sinistra e a metà del brano ecco una cavalcata acida sulle orme dei primi
Celtic Frost.
La titletrack è pesante e doom con un gusto settantiano dato dal solo iniziale.
Il brano è sepolcrale, notturno e denso di atmosfera orrorifica; il singer ci mette del suo con un tono vocale salmodiante e sardonico nel finale serrato.
“
Sea of dust” è una cavalcata acidissima ma corredata da un riff voivodiano.
Un brano che prende molta ispirazione da quanto fanno i canadesi ma con un rallentamento più heavy e oscuro; ottima la macchina ritmica che procede spedita e senza nessuna sbavatura.
“
Ancient eyes” che conclude il lotto sembra progressive puro con una punta floydiana, brano in mid tempo con riffing dilatati e psych e voce trattata.
Sembra di sprofondare nello spazio siderale più profondo e sconosciuto; una bella conclusione per questo mini.
Un bel primo passo interessante per questa formazione, si sente la caratura ed il peso dei musicisti e mi aspetto molto da loro, bravi.
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