A soli due anni dall'ottimo "
The Comforting Grip Of Misery" (
qui analizzato ottimamente dal nostro Kalhyma)
Nre e la sua creatura
And Now the Owls Are Smiling (d'ora in avanti
ANTOAS) tornano con il terzo lavoro della carriera: "
Dirges", pubblicato ancora grazie alla label britannica
Clobber Records.
Se il precedente disco aveva confermato le potenzialità intraviste con il debut "
Desolation", in "
Dirges"
Nre mette a frutto tutte le precedenti esperienze e crea quello che è senza alcun dubbio il suo lavoro migliore.
L'artista inglese continua ad esplorare il lato oscuro della vita, quel luogo fatto di ombre e di immagini sfuocate che per paura spesso viene tenuto ai margini dei pensieri, probabilmente per esorcizzarne l'inevitabile presenza.
"
Dirges" sono i lamenti per i morti, specialmente i canti che fanno parte di un rito funebre: questo
ANTOAS ci racconta negli 8 capitoli dell'album grazie al suo black atmosferico a forti tinte depressive.
Ogni traccia narra un passaggio obbligatorio per elaborare un dolore straziante: dalla scoperta, al rifiuto, all'abisso oscuro in cui il lutto precipita chi resta e via via sino all'accettazione ed alla (possibile?) rinascita; la struttura del disco infatti è costituita da "
lamenti" in ordine crescente con la relativa descrizione ("
Grief", "
Rejection", "
Darkness" per arrivare alla conclusiva "
Ascension").
I riferimenti a grandi artisti come
Totalselfhatred,
Altars of Grief, Vanhelga sono evidenti non solamente nelle sonorità, quanto piuttosto nella capacità unica e preziosa (prerogativa dei VERI MUSICISTI) di suscitare emozioni intense anche se cupe, disperate e spaventose.
Quando la musica raggiunge questi livelli trascende le distinzioni tra generi, rende inutile dilungarsi sui tremolo picking, le vocals strazianti, le partiture di synth: diventa altro, diventa un flusso continuo in cui perdersi.
Diventa Arte.
Diventa puro balsamo per le anime.
Trovategli un posto nei vosti archivi ragazzi perchè "
Dirges" è un disco sublime.
And Now The Owls Are Smiling - "
Dirges II: Rejection"
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