Maurice de Jong, in arte
Mories, è un poli strumentista olandese titolare di una miriade di progetti musicali, soprattutto estremi, con i quali, spesso, mi è capitato di entrare in contatto ricavando, a volte, grosse delusioni, ed altre, discrete soddisfazioni.
Oggi è il turno dei
Grand Celestial Nightmare, progetto con il quale il buon Maurice testimonia il suo amore per il Symphonic black metal degli anni '90 e per il black metal ellenico dello stesso periodo.
Tra le note del nuovo
"Forbidden Knowledge And Ancient Wisdom" è, infatti, piuttosto semplice cogliere riferimenti a band come Gehenna, Rotting Christ o Necromantia il cui suono ci viene riproposto in una chiave più "moderna", spesso melodica e, tutto sommato, di pregevole fattura poiché il gruppo riesce, soprattutto per merito delle onnipresenti tastiere, a creare le giuste atmosfere magniloquenti da un lato, e barbare dall'altro.
I
Grand Celestial Nightmare tessono una trama elegante, ricca di aperture evocative, devota ad un suono lontano nel tempo e sinistro capace, con i suoi intrecci, di dare vita ad un album dall'elevato tasso atmosferico e sinfonico ma, non per questo, poco incisivo o scevro da partiture più violente e misantropiche che, piuttosto, ben si integrano con gli arrangiamenti curati ed con un senso di imponente epicità che permea tutto il lavoro rendendolo appagante e dall'indubbio fascino "maledetto".
"Forbidden Knowledge And Ancient Wisdom", per definizione del suo stesso autore, è black metal antico e noi non possiamo che confermarlo ed invitare i più nostalgici tra voi a fare un bel tuffo nel passato, in un'epoca storica nella quale i nomi che ho citato all'inizio contribuivano a creare una musica che, oggi lo si può dire, sarebbe rimasta immortale.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?