Copertina 7

Info

Anno di uscita:2021
Durata:35 min.
Etichetta:AOR Heaven

Tracklist

  1. HEAVEN’S ON ITS WAY DOWN
  2. RUNNING FROM YOU
  3. ARE YOU THERE
  4. TWO MILES TO GO
  5. FIND THE LIGHT
  6. FIGHT ON YOUR FEET
  7. GET BUSY LIVIN’
  8. MOVE ON
  9. NEVER BEEN TO CALIFORNIA
  10. GETAWAY

Line up

  • J. Adler: vocals
  • Paul Alfery: guitars, bass, drums, keyboards

Voto medio utenti

Con un sensale come Tracy G. (Dio, WWIII) e curricula di livello (collaborazioni con David Ellefson, Ray Luzier, Tim Gaines, Mark Kendall, Jimi Bell, …) J. Adler e Paul Alfery, riuniti sotto la denominazione collettiva Walk The Walk, debuttano per la AOR Heaven con l’intento di celebrare la loro passione per l’arena-rock degli anni ottanta e il risultato è tutt’altro che malvagio.
In tempi di “nostalgie” diffuse il rischio è di apparire troppo didascalici e plastificati, e invece “Walk the walk” piace per la qualità delle composizioni e per la sensazione di genuinità che trasmette, pur senza nascondere nemmeno per un secondo la sua spiccata devozione per i maestri del settore.
Danger Danger, Def Leppard, Bon Jovi, Motley Crue e Warrant appaiono così il carburante con cui I nostri alimentano il loro motore sonico ruggente e sbarazzino, per un programma in cui la logora metafora automobilistica appare comunque pienamente appropriata.
Non è difficile, infatti, durante l’ascolto della Winger-ianaHeaven’s on its way down”, immaginarsi sfrecciare con i capelli al vento su un'asssolata freeway americana a bordo di una fiammante decapottabile, vedendo cancellati in un sol colpo le “zone rosse”, il traffico delle nostre metropoli e i limiti “tecnici” delle nostre utilitarie (e magari pure delle nostre condizioni tricologiche contingenti!).
Sarà una reazione puerile, ma personalmente questa “roba” mi mette di buon umore, e la successiva “Running from you”, qualcosa tra Bon Jovi e Alice Cooper non fa che incentivare ulteriormente la benevola percezione, al pari di una “Are you there”, che addolcisce i toni alla maniera di Firehouse e di certi Danger Danger.
Chi apprezza sonorità maggiormente incalzanti e “stradaiole” troverà adeguato conforto in “Two miles to go” e "Fight on your feet”, a quelli che non resistono di fronte ad un anthem da cantare a squarciagola è dedicata “Find the light” (una disinvolta appartenente alla ricca progenie di “You give love a bad name” ...), mentre, dopo la gradevole spigliatezza vagamente Poison-esca di “Get busy livin’”, con “Move on” i Walk The Walk mostrano il loro lato più “cromato” evocando nella memoria Keel, King Kobra e Ratt.
La melodia accattivante di “Never been to California” conferma il buongusto espressivo di un “gruppo” assai abile nel muoversi all’interno dei confini del “già sentito” e lo stesso si può affermare al cospetto di “Getaway”, efficace traslitterazione dei nobili insegnamenti impartiti da Def Leppard e Trixter.
Un tributo agli eighties, forse poco “caratterizzato” e tuttavia assai ben fatto, è quello che troverete dunque in “Walk the walk” … a voi decidere se può essere sufficiente per evitare di rivolgersi ancora una volta a chi certe cose le ha “inventate” e divulgate con successo in tutto il globo terracqueo.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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