I
Severe Torture sono una band olandese dedita ad un brutal di chiara matrice americana che tanto deve a band come i
Cannibal Corpse. I tulipani sono una band molto prolifica, figuratevi che dal ’98 hanno messo in giro un demo, due EP, un MCD e due dischi compreso il nuovo “
Misanthropic Carnage”.
Il nuovo disco pur essendo, come già accennavo prima, palesemente debitori dei migliori acts in campo brutal (a partire dalla copertina in pieno stile splatter-comics) colpisce per la genuinità della furia con cui assale i nostri padiglioni auricolari. Tale furia è supportata da una buona tecnica di base che permette ai nostri di districarsi bene anche nei passaggi più complicati del disco senza mai mostrare segni di cedimento. La velocità talvolta raggiunge picchi davvero notevoli come in “
Forever To Burn” o “
Your Blood Is Mine” e il drummer sa come mettersi in primo piano sfoderando una prova indiavolata e devastante, piena di cambi di ritmo e di velocità. Tuttavia non sono assenti parti più slow e cadenzate, ricche di groove, e tirate grind al limite dell’inintelligibilità. Il guitar riffing di
Thijs è vario ed è davvero molto interessante a riprova della bravura anche compositiva del combo olandese. Una piccola pecca è forse il brutalissimo growling di
Dennis Schreurs che talvolta risulta un po’ monocorde e noioso anche se da un lato è condito con sporadici screams e dall’altro può essere annoverato come uno dei punti di forza della band orange. Di sicuro le nove tracce di questo disco rappresentano quanto di meglio si possa trovare in Europa in ambito death metal e di sicuro non inferiori alle ultime ossessioni per il gore dei cannibali della Florida.
“
Misanthropic Carnage” è un disco il quale, superato il primo impatto spiazzante con la brutalità di cui si fa vessillo, ti entra in testa e ti scopri a fare headbanging forsennato. Un disco che conferma la scena olandese come una delle più valide e prolifiche.
Tornando a noi possiamo dire che questo disco è formalmente ineccepibile e si lascia ascoltare con molto piacere. Resta il fatto della derivatività della proposta in questione. Ma si sa che, quello che in altri generi è considerata mancanza d’idee, nel death metal diventa coerenza e quindi non mi resta che promuovere questo disco che vi assicuro vi regalerà una mezz’oretta di sana violenza e brutalità. Attenti a non finire nella credenza raffigurata in copertina…diventereste parte di un’invidiabile collezione di teste…
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