Copertina 7

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2021
Durata:56 min.
Etichetta:Independent
Distribuzione:Asher Media

Tracklist

  1. LEGEND
  2. WITCH QUEEN
  3. RIPPER
  4. LOVE & VENGEANCE
  5. CHILDREN OF THE NIGHT
  6. FALSE TRUTHS
  7. STRIKE THEM DEAD
  8. BLOOD PENANCE
  9. STORM BRINGER
  10. MISTRESS OF THE PIT

Line up

  • Sean Woodman: drums
  • Chris Bader: bass
  • Danny Fang: guitars
  • Nick Harrington: guitars
  • Brian Dell: vocals

Voto medio utenti

Debut album per i californiani Nightshadow, e che sorpresa! Questo "Strike them Dead" è un album a cui l'etichetta 'power metal' sta strettina, e l'equazione sonora è più complicata di quanto ci si aspetti. Prendete l'epicità del primo power americano, ma poi aggiungete la cattiveria nel new thrash alla Havoc, la velocità chirurgica dei Children of Bodom, e l'attitudine dietro al microfono di un ibrido tra Paul DiAnno e Tom Araya!!! Adesso ridimensionate tutto al debut album di una band in erba, e avrete più o meno la miscela sonora dei Nightshadow!

Power/thrash insomma, melodico quando serve e urlato in faccia in altri momenti, per un album a bpm quasi sempre sostenuti, ed in cui la finezza e la patinatura vengono lasciate nel cassetto, a favore di cazzotti in faccia (ascoltare per credere il dolcissimo chorus di "Witch Queen", al suono di "kill, kill, kill, kill or be killed!"). Insomma, qui si punta a fare pochi prigionieri, e i ragazzi hanno la invidiabile carta dell'originalità dalla loro parte, visto che una proposta del genere sicuramente non si trova facilmente in giro. Penso che, foss'anche solo per questo, "Strike Them Dead" sia un album che merita un ascolto, anche se mi rendo conto che puristi ed estimatori delle finezze virtuose potrebbero restare spiazzati da un disco che invece riesce (quasi) miracolosamente a combinare potenza, melodia, twin guitars maideniane e rasoiate in fazza. Ascoltare per credere "Ripper", dedicata al nostro amicone Jack lo Squartatore, perfetta epitome di tutto l'album. Ma, al contrario, potreste trovare sorprendenti una specie di 'lento' come "Love & Vengeance", che però dopo i primi due minuti si inca*za e parte a 200 all'ora...
Se solo il singer Brian Dell avesse un minimo di esperienza e controllo in più sulla voce, forse oggi potremmo parlare di disco bombetta; al netto di ciò, della inevitabile acerba esuberanza di un disco d'esordio, teniamo d'occhio i Nightshadow: questo primo album è un disco divertentissimo, bello sparato e gustoso, se saprete fare la tara all'assenza di leccatine paracule. Daiiiiiiiiiiiiiiii!

Recensione a cura di Pippo ′Sbranf′ Marino

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