I genovesi
Ikitan si sono formati nel 2019, un trio di musicisti con esperienze stilistiche diverse all'interno della scena rock/metal locale. Il progetto è quello di una formazione strumentale orientata verso il post-heavy, lo stoner, il desert rock, ma senza particolari vincoli strutturali o schemi rigidamente delineati. Molto spirito jammistico, tanta improvvisazione, grande libertà interpretativa e massima attenzione a colorire il sound attingendo dalle passate esperienze.
Il debutto dei liguri è questo Ep "
Twenty-twenty", che prende il titolo dal minutaggio dell'unica canzone presente. Quindi una lunga suite, molto elaborata, che rispecchia le intenzioni manifestate dal gruppo. C'è sicuramente una forte impronta post-progressiva, che si materializza in certi passaggi un pò onirici, eleganti ed emozionali, ma anche una evidente tendenza verso tematiche narco-trippy alla Yawning Man/Colour Haze, dove la chitarra di
Luca Nasciuti sembra librarsi sopra distese sabbiose e rocce millenarie. Non mancano comunque momenti maggiormente energici e concreti, ad un certo punto il basso di
Frik Et sembra evocare un famoso riff Maideniano, sottolineati dal drumming pungente e variegato di
Enrico Meloni.
Un lungo viaggio sperimentale, sinuoso, immaginativo, rilassante ma mai tedioso o ripetitivo. Può incontrare i favori degli amanti del desert, ma anche dei fans del post-rock più trasversale ed avvolgente. Buona prova.
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