Copertina 6,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2021
Durata:40 min.
Distribuzione:Hells Headbangers Records

Tracklist

  1. CROSSIND THE BLACKEST SKIES
  2. LAND OF DARKNESS
  3. THE ILLUSIVE WINGS OF DEATH
  4. LORD OF FALSE REALITY
  5. CROWN OF STARS
  6. FADED TO SILENCE
  7. ISOLATION
  8. SHAPED BY GRIEF
  9. DAWN OF FLAMES (GATES OF ISHTAR COVER)

Line up

  • Soulreaper: guitars, vocals, bass

Voto medio utenti

Ecco qui il terzo capitolo della one-man band greca ma ormai stabilitasi in Inghilterra Winter Eternal; terzo album e terza label, debutto per l’etichetta americana Hells Headbangers.

Questo terzo disco conferma l’amore del musicista e factotum Soulreaper per la scena black scandinava di metà anni novanta, con riferimenti agli Unanimated e ai Dissection, basta notare la copertina che correda questo lavoro.
L’apertura è affidata a “Crossing the blackest skies”, tipico brano di black svedese con una tempesta di blast beats, chitarre in tremolo e un basso in prima vista.
Il tutto diventa poi una cavalcata intervallata da rullata cadenzate e lo screaming rasposo del nostro; la melodia è parte fondamentale di questo brano soprattutto nei riff di chitarra.
La titletrack è un tempo cadenzato di stampo epicheggiante con il basso sempre in bella mostra e sfuriate a variare il tutto.
Bello lo scambio debitore del combo capitanato dal compianto Jon Nodtveit con una chitarra solista melodica prima dell’assalto all’arma bianca; la conclusione arpeggiata dona quel pizzico di atmosfera al tutto.
Lord of false reality”, è puro black/ death metal scandinavo con quelle chitarre in tremolo e le ritmiche veloci.

A far da manforte al nostro ci sono vocals pulite a contrastare lo screaming; in questo brano i riferimenti al metal classico estremizzato a dovere sono d’obbligo e si notano al primo colpo.
Crown of stars”, è veloce e melodica al punto giusto con un violino a far da strumento solista.
Il brano non cede di un millimetro dall’attacco feroce in chiave estrema anche se ora si nota un pizzico di personalità in più.
Shaped by grief”, è un breve brano strumentale condotto dalle chitarre acustiche e dal violino; brano che sembra ispirato ai primi In Flames.
Chiude il tutto la cover del brano dei Gates Of IshtarDawn of flames” eseguita con perizia.

Se cercate band rivoluzionarie e con personalità saltate questo lavoro, ma se siete orfani di un certo modo di concepire il metal estremo nato quasi trent’anni fa non potrà che farvi felici.

Recensione a cura di Matteo Mapelli

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.