Formatosi nel 2004, scioltosi nel 2007 ed infine ritornati nel 2014 i finlandesi
Cadaveric Incubator dopo quattro anni tornano sulle scene, sempre tramite
Hells Headbangers, con il successore di
“Sermons of the devouring dead" intitolato
“Nightmare necropolis”.
Rispetto a quattro anni fa assistiamo ad un cambio di formazione con
Necroterror che passa dalle quattro alle sei corde e col reclutamento al basso di
Noisehunter ma nella sostanza poco cambia, anche a questo giro assistiamo ad un death metal tagliente ed abrasivo come la carta vetrata sulla pelle dai chiari rimandi agli anni 90.
Se le parti più veloci e cadenzate possono rimandare alla mente band come
Repulsion,
General Surgery e primi
Carcass, quelle più lente non possono che farci ricordare qualcosa degli
Asphyx ma senza mai scivolare in territori prettamente doom.
Se a tutto questo aggiungete un pizzichino di groove catchy otterrete un lavoro che sotto una superficiale patina di sana ignoranza (quella buona si intende) nasconde un’anima ben consapevole della distruzione che sta operando, di fatto la band è lucidamente conscia di quando è opportuno rallentare e quando invece deve pestare come un pestello in un mortaio mostrando una maturità che stupirà coloro che si fermano solo alla lettura dei titoli delle canzoni.
Il terzetto finnico non imbastisce orditi complessi né fa sfoggio di elevate abilità tecniche, ma è capace di trasmettere energia e adrenalina in ogni passaggio di
“Nightmare necropolis” con una freschezza invidiabile che manca a molte band che suonano questo genere: per capirci date un ascolto a
“Blood lust”, “Sarcophagidae” e
“Through the flesh”.
Se continuano su questa strada i
Cadaveric Incubator scaleranno le classifiche di gradimento di molti deathmetallers, speriamo solo di non dover aspettare ancora quattro anni per riaverli fra noi.
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