A mio avviso i Monstrosity, assieme ai Malevolent Creation, rappresentano lo stato dell'arte del death metal mondiale, quello vero, quello puro, scevro da tutte le componenti melodiche svedesi ma sempre e comunque musica, lontano dalle pseudo bands che con la scusa dell'essere estremi registrano sui supporti digitali solo casino e rumori vari.
Dopo un disco assolutamente perfetto come "In Dark Purity" ecco che la band di Lee Harrison torna con un doppio cd che è una sorta di celebrazione per la band statunitense, rappresentante da una parte degli estratti del passato del gruppo, con il prima cd "Crave the Blood" rappresentate i tre demo "Imperial Doom", "Horror Inifinity" e "Slaves and Masters" che sono qualcosa di incredibile...davvero, non riesco a spiegarvi a parole la maestosità di brani come "Imperial Doom", "Ceremonial Void" e "Final Cremation" e non dobbiamo dimenticare quali musicisti hanno suonaot in passato nei Monstrosity, come Jon Rubin, Jason Gobel e George Corpsegrinder Fisher.
Purtroppo solo il primo demo ha una buona qualità sonora, mentre gli altri due sono decisamente amatoriali ma aggiungono quel non so che di underground vissuto che accresce ancora di più il valore ed il piacere dell'ascolto, visto che comunque le composizioni sono comprensibilissime e di altissimo valore come "Immense Malignancy" e "Horror Infinity"
Sul secondo disco "Stages of Decay" troviamo invece i Monstrosity in dimensione live con una registrazione di vari concerti tenuti negli Stati Uniti e mixati insieme così da farlo sembrare uno solo ed evitare inutili fade out che avrebbero spezzato la dimensione concerto creata dal cd.
Che dire? Assolutamente divino, un peccato mortale mancare questo "Enslaving the Masses".
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