Copertina 7,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2022
Durata:49 min.
Etichetta:Hokuto Empire
Distribuzione:Sony Music Italy

Tracklist

  1. VOICES FROM THE PAST
  2. ALONE IN THE SHADOW
  3. INSTINCT
  4. DAMNATION
  5. BREATH OF BETRAYER
  6. FACING DEATH
  7. LEGION OF DECEIVERS
  8. DELIRIUM
  9. WAR
  10. NO REGRETS

Line up

  • Antonello D’Aguanno: bass
  • Christian Togni: drums
  • Luca Zanardi: guitars
  • Davide Ricciuti: vocals.
  • Guest:
  • Andrea Trapasso: synth, keyboards

Voto medio utenti

Gli Zaburon sono una death metal band formatasi a Bergamo nel lontano 1999, la quale, se le mie informazioni sono esatte, ha all’attivo solamente un demo nel 2001 ed un primo album nel 2003 ("Sic Bellum Incipit"), per poi ripresentarsi nel 2022 con il secondo full-length: “Post Fata Resurgo”, rilasciato tramite la Hokuto Empire.
L'LP pare che sia stato mixato da Daniel Bergstrand ai 33 studio SDFX in Svezia ( Meshuggah, In Flames, Dimmu Borgir, Behemoth) e masterizzato da Lawrence Macrory sempre in Svezia, e non credo dunque sia un caso che porti con sé vari echi dello swedish sound.

Gli Zaburon sono costituiti da: Antonello D’Aguanno al basso, Christian Togni alle pelli, Luca Zanardi alla chitarra e Davide Ricciuti alla voce.
I quattro bergamaschi ci propongono un death metal piuttosto brutale, caratterizzato da suoni massicci e corposi, con un ampio uso di mid-tempo, piccole sfumature epiche e melodie che si affacciano al progressive, come per esempio in “Voices From the Past”; ripescando a piene mani, oltre che dallo swedish sound più melodico, dall’interpretazione nord europea più dura del genere (leggasi Unleashed, Entombed, Dismember, Grave, Bolt Thrower,ecc.ecc.). In tutto ciò i deathsters italiani inseriscono delle partiture che hanno più a che vedere con il rock che con il death (su tutte provate ad ascoltare “Damnation”), aggiungendo inoltre sottotraccia qualche eco blues. Scelta stilistica molto probabilmente debitrice a capisaldi come “Wolverine Blues”.

"Post Fata Resurgo" è un buon disco, onesto e dal piglio catchy che rende il suo ascolto estremamente piacevole. Non si deve nascondere che i ragazzi si perdono in alcuni passaggi per eccesso di prolissità, e in altri per un senso di mancata coesione; quando, per l’appunto, si allunga il minutaggio, ma questo non avviene sempre ed è un fenomeno di un'entità non eccessivamente rilevante.
In ogni caso si tratta di un prodotto di cui consiglio caldamente l’acquisto e l’ascolto.

...Spero proprio che non dovremo aspettare nuovamente tutti questi anni per la prossima release degli Zaburon, poiché sarebbe un vero peccato.

Recensione a cura di DiX88

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