È uscito a Febbraio, ma è difficile pensare a un album più estivo di
“Wolffpack”. Attacca
“Yes I Do” e vorresti essere su una
highway americana con il vento caldo tra i capelli (come sempre, per chi ce li ha) senza una destinazione precisa.
Il sound del trio olandese è sempre molto riconoscibile, un southern rock nostalgico ma inattaccabile venato di blues e psichedelia dominato dalle chitarre di
Pablo Van De Poel e dall’Hammond di
Robin Piso (
“Treasure City Moonchild”, “Sweet Loretta”, “Lady J”), che non disdegna momenti più intimi e sottovoce (
“Do Me”).
C’è qualche contaminazione in più rispetto al solito (penso all’incedere funk/disco di
“Half Of Your Love” e
“R U My Savior?”, o alla più sperimentale
“Hope Train”, in cui spicca il drumming mai banale di
Luka Van De Poel), ma il livello esecutivo e compositivo è sempre altissimo, come nei precedenti
“Tascam Tapes” e
“Thrust”.
L’ascolto ideale per una stagione ormai alle porte.
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