Copertina 6,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2007
Durata:36 min.
Etichetta:Cruz del Sur
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. LIVID
  2. THEORY OF PERFECTION
  3. USED TO DISCIPLINE
  4. TIED, WHIPPED... EDUCATED
  5. GROTESQUE IN PLEASURE, ROTTEN IN VICE
  6. REPROACH AND BLAME
  7. SPAWN OF DECADENCE
  8. WHIPLAW
  9. EJACULATION DEMENTIAE

Line up

  • Matteo F.: bass
  • Nicola B.: vocals, guitars
  • Gionata P.: drums
  • Geny A.: guitars

Voto medio utenti

Se avete ricevuto un pugno diretto in faccia nella vostra vita, potete capire cosa significa infilare il nuovo cd degli Handful Of Hate nel lettore. Nessuna intro, nessun istante per ambientarsi... premete play e l'aggressione vi colpisce senza lasciarvi il tempo neanche di provare a pararla.
Rispetto al precedente "Vicecrown" le coordinate stilistiche e tematiche non sono cambiate di una virgola, ed è proprio questo aspetto a impedire a "Gruesome Splendour" di superare la sufficienza. Tutto riporta con la mente al predecessore: la durata, la struttura dei pezzi, la produzione (forse leggermente migliorata). E allora perché dovremmo dedicare la nostra attenzione a questo nuovo lavoro? Bella domanda... e il problema è che non ho neanche una risposta credibile da dare. Forse perché fa sempre piacere ascoltare un album diretto e tagliente come questo, soprattutto adesso che la furia svedese sembra essersi calmata. Ma non basta. I pezzi sono tutti pregevoli, soprattutto quando intervengono rallentamenti che mettono in mostra la capacità del gruppo di creare anche atmosfera oltre che violenza. E allora sorge spontanea un'altra domanda: perché una formazione tecnicamente così valida, con un batterista eccezionale, non si dedica a creare qualche composizione più ragionata invece che votare tutto alla pura aggressione? Probabilmente gli Handful Of Hate non ci sentono affatto da quest'orecchio. Tutto quello che vogliono è spaccare il naso senza mezzi termini all'ascoltatore, e almeno da questo punto di vista l'obiettivo può dirsi pienamente raggiunto. Purtroppo rispetto a "Vicecrown" mancano anche quei due o tre riff assassini, che sparsi in mezzo alla tracklist permettevano a qualche canzone di elevarsi dalla media. Qui invece il livello è tremendamente pareggiato, direi purtroppo quasi piatto.
Insomma, se non siete amanti delle sperimentazioni ma volete solo un pò di sana violenza gratuita "Gruesome Splendour" farà certamente per voi. In caso contrario non credo che riuscirete a cavarci nulla di interessante.
Recensione a cura di Alessandro 'Ripe' Riperi

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