Altra serie di ristampe, questo giro da parte della
Karisma per la prima tripletta di album in studio fatta nelle prima metà dei 2000 dagli
Arabs in Aspic.
E partendo in ordine cronologico si comincia proprio dall’esordio
“Progeria”, molto ingenuo e incerto.
Quattro canzoni per ventisette minuti di musica, con canzoni lunghe e articolate, nelle quali spesso emergono i problemi del Neo Progressive: un sound troppo calligrafico rispetto alla decade d’oro del genere ed una personalità che spesso fa fatica ad emergere.
Gli
Arabs in Aspic alle classiche sonorità romantico-sinfoniche aggiungono un tono Hard Rock, atmosfere morbide e vellutate che sfiorano a più riprese i
Caravan che furono (con tanto di un certo passaggio plagiato a
“Nine Feet Underground”) con un uso ampio e smodato di hammond, mellotron, synth e rhodes.
Ma questo è solo l’inizio, già dal successivo lavoro, la band norvegese comincerà una crescita artistica e stilistica decisamente interessante.
Questa ristampa è indirizzata soprattutto ai fans della band e ai completisti/collezionisti: per tutti gli altri, passino oltre e vadano nei lavori successivi, ben più stimolanti e che faranno capire a chi non conosce la band come essa è riuscita a conquistarsi un certo seguito nel Progressive europeo.
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