The Dillinger Escape Plan... Cult Of Luna... Converge... Ecco, tenete bene a mente questi ipotetici punti cardinali, perché saranno le uniche luci nel marasma nero pece intitolato " Judas Goats & Dieseleaters ", album di debutto per questo tremendo trio chiamato Ed Gein, provenienza Syracuse, Stati Uniti. Inutile girarci in tondo, questo è un disco da acquistare a botta sicura, visto che parliamo di un lavoro che potrebbe costituire un punto di riferimento per tutto il genere, post hardcore ( con fortissime connotazioni math ), per i prossimi anni. Un'esagerazione? Assolutamente no. " Judas Goats & Dieseleaters " è semplicemente un capolavoro di violenza, di irruenza belluina libera di sgorgare impetuosamente da ogni fottuto solco del cd. Tredici brani, poco meno di mezz'ora devastante, un vero e proprio tour de force per le orecchie del temerario, e lungimirante, ascoltatore di turno, il quale non potrà che innamorarsi, come è accaduto al sottoscritto, di questa band. Citare ogni singola canzone è abbastanza inutile e riduttivo, in quanto tutto l'album deve essere ascoltato come se si trattasse di un flusso unico e continuo, basato, come già accennato, sulla violenza che sembra innata nel trio. Un quantità abnorme di idee vengono riversate in pochissimi secondi - difatti, le canzoni vanno dal minuto scarso di " A Conflict Of Interest " ai quattro minuti abbondanti di " United Ninety Three " ( che rappresenta il brano più paranoico e straniante del disco ), anche se il minutaggio alto è un'eccezione - e si tratta di idee geniali, mai banali, che tendono a slogare la mascella di chi ascolta. Un particolare da non sottovalutare è la freschezza dell'intero platter, che consente svariate sessioni di ascolte, anche in rapida successione; particolare degno di nota, per un genere così estremo e brutale, che potrebbe benissimo risultare oltremodo cacofonico e privo di qualsiasi sorta di forma canzone. Se tutto questo non accade è per merito dei tre musicisti coinvolti: Graham alla voce e chitarra, Aaron alla voce e basso e Jesse alla batteria e cori. Un trio preparatissimo tecnicamente, dotato di un'intelligenza compositiva con pochi eguali nel panorama post hardcore mondiale. Canzoni ipertecniche, violentissime, estreme sia come concezione che come realizzazione, eppur mai oltre alla soglia del buon gusto. Difficile poter mantenere un equilibrio artistico in tali condizioni, ma il bello risiede proprio in questo assurdo: gli Ed Gein non calcano mai la mano, ogni nota viene suonata con metodo e raziocinio. Poco importa, anzi, se ogni singola nota, ogni singolo pattern e ogni singolo urlo, siano mirati al nostro sfacelo psicofisico, poco importa... Ciò che importa è l'aver avuto l'opportunità di scoprire, godendo, una realtà musicale di così tanto spessore qualitativo. Ed Gein, un nome da imprimersi nella mente, " Judas Goats & Dieseleaters " un fottuto capolavoro.
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