Album di debutto per i brasiliani
Pentral, che arrivano dal Brasile e ci propongono una miscela sonora che sta più o meno tra il prog rock e qualche appesantimento più metalloso, ma sempre nel solco della ricerca e dello stile; potrebbero ricordarvi qualcosa dei
Fates Warning, con le ovvie abissali distanze.
Dunque, album di debutto. Com'è questo "
What Lies Ahead of Us"? Beh, noiosetto, ripetitivo e poco interessante. E con questo non voglio dire che sia un album totalmente da buttare, perché non è assolutamente vero; i fratelli Lima (rispettivamente, voce/chitarra e batteria) sanno cosa vogliono suonare e sanno farlo; la produzione peraltro è di buon livello, con
Tim Palmer a schiacciare i bottoni. Cosa non funziona allora?
Per me, è una questione meramente compositiva; le canzoni sono un po' troppo simili tra di loro, poco varie soprattutto nelle linee vocali, e, seppur ben suonate, non offrono particolari guizzi, a parte qualche angolino qua e là, che rende giustizia alla parolina '
prog' e che movimenta il brano, apportando mutazioni e variazioni sul tema.
I tre singoli estratti da questo debut album sono perfetti per farvi comprendere la miscela sonora dei carioca; per quanto mi riguarda, quello che forse manca di più ai
Pentral è un etto di personalità, capacità che in musica si acquisisce con il tempo, ed il tempo, si sa, è galantuomo.
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