Copertina 8

Info

Anno di uscita:2007
Durata:50 min.
Etichetta:MTM
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. THE OTHER SIDE
  2. DIARY OF EVIL
  3. BADLANDS
  4. BLACK
  5. THUNDER ROAR
  6. THE SIGN
  7. REVENGE
  8. UNDER THE GUN
  9. CAN'T STAND THE HEAT
  10. NO RETURN
  11. LAST MAN STANDING
  12. BABY PLEASE DON'T GO (BONUS TRACK)

Line up

  • Mat Sinner: vocals, bass
  • Frank Rössler: keyboards
  • Tom Naumann: guitars
  • Christof Leim: guitars
  • Klaus Sperling: drums

Voto medio utenti

Ottimo rientro in pista per i Sinner, storica formazione dell'Hard Rock tedesco, con quello che è ormai il quattordicesimo studio album nella loro lunga carriera, iniziata addirittura nel 1982 con "Wild'n'Evil" e che probabilmente sarebbe stata ben più nutrita se non avessero incrociato la propria strada con i Primal Fear, la creatura di Mat Sinner e di Ralf Scheepers all'indomani dell'uscita di quest'ultimo dai Gamma Ray. Come capitato ai Primal Fear (accasatisi poi con la Frontiers) anche i Sinner rompono il loro sodalizio con la Nuclear Blast e, infatti, "Mask of Sanity" esce per la MTM Music.
La copertina suona attuale, incentrata su un infuocato Jolly Roger che non può che ricordare la fortunata (e riuscitissima) saga cinematografica de "I Pirati dei Caraibi". La musica si rivela invece un gradito viaggio nel passato, con i Sinner che recuperano pienamente le proprie radici, in nome di un Hard Rock solido, graffiante ed al contempo melodico, dove la parte del leone la fanno la voce di Mat Sinner e la chitarra di Tom Naumann (Christof Leim, ex The Traceelords e fresco sostituto di Henny Wolter, è entrato nel gruppo solo a disco completato).
I Sinner iniziano subito a "peccare" con la graffiante "The Other Side" e la corposa "Diary of Evil", quest’ultimo sicuramente uno dei pezzi migliori del disco, e non stupisce che sia stato scritto a 4 mani da Mat Sinner e Roy Z (autore e produttore già noto per le sue collaborazioni con Dickinson, Halford...). La trascinante "Black" è un altro dei gioiellini della prima metà del disco, mentre non convince del tutto "Thunder Roar", sopratutto a livello di chorus e, stranamente, nella prova del tastierista Frank Rössler.
Della seconda parte dell'album, chiusa dalla cover "Baby Please Don't Go" (dei Thin Lizzy) si fanno apprezzare la pesantezza acceptiana di "Under The Gun" (con un interessante break di chitarra e testiera), la retrò ed accattivante "Can't Stand The Heat" ed anche "Last Man Standing", probabilmente il momento più metallico del disco, dall'evidente taglio ottantiano.
"Mask of Sanity" segna anche l'ingresso in formazione dell'ex batterista dei Primal Fear Klaus Sperling, e al disco partecipa proprio il loro cantante Ralf Scheepers, mentre gli altri special guests della partita sono Andy B. Franck (vocalist dei Symphorce e dei Brainstorm) e Martin Grimm (chitarrista dei Mystic Prophecy).
Lontano da tentazioni Power, i Sinner tornano ad offrire il meglio di se stessi!
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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