Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2021
Durata:39 min.
Etichetta:Black Sunset

Tracklist

  1. DANGER TO OURSELVES
  2. BOX OF DIRT
  3. FOLLOW ME
  4. R.U.N.
  5. ENOUGH IS NOT ENOUGH
  6. HANDS OF TIME
  7. NOTHING FOR NOTHING
  8. OVER AND OUT

Line up

  • Dezius: vocals, guitar
  • Kimon: guitars
  • James: bass
  • Josef: drums

Voto medio utenti

I tedeschi Stagewar sono attivi da una quindicina di anni, molto presenti nel circuito live della zona di Francoforte e questo "Danger to ourselves" è il loro terzo full-length.
Thrash metal teutonico vecchia maniera, con una venatura rawk'n'roll che a tratti appare parecchio pronunciata. Una sorta di speed metal alla Assassin o primi Grave Digger, ma interpretato con la rozza cafoneria degli Hellyeah o dei Roadsaw.
L'intro acustico (molto Metallica) della title-track ci porta esattamente dove pensavamo di giungere: ad un pestone up-tempo grezzo e urticante, una botta serrata spezzacollo che si concede poi qualche breve intermezzo più pacato e cadenzato. Tiro bellicoso e viscerale, assolutamente niente di nuovo ma pur sempre efficace nella sua primitiva brutalità.
Questo è il filo conduttore dell'intero lavoro, una schietta voglia di colpire al basso ventre senza porsi troppi problemi. La band esprime grande forza muscolare, energia ed impatto epidermico, sia quando esplora le componenti più heavy-rock (vedi la groovy "Box of dirt", che ricorda gente come i Mustash) e sia quando accellera le tempistiche in cavalcate thrashy sul genere Oz o Exumer ("Follow me", "Enough is not enough") con i chitarroni incalzanti, vocals aspro-melodiche e cori da live-show. Tutte buone tracce a presa immediata, non particolarmente fantasiose ma trascinanti per impeto e decisione.
C'è anche qualche richiamo Maideniano in certi frangenti, ad esempio nel metal abbastanza classico di "Hands of time", così come interpretazioni più dirette e vagamente punk (la tellurica "Run") e groove sudati con i muscoli in bella evidenza ("Over and out"). In pratica una scaletta che veicola energia, irruenza e potenza heavy, anche se il songwriting è abbastanza prevedibile.

Prova dignitosa per gli Stagewar, che si collocano con passione su binari ben conosciuti. Robusto thrash'n'roll arcigno e battagliero, che punta tutto sulla tradizione del genere ma forse manca un pò sul piano della personalità.

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