In questo 2021 di eccezionali ritorni (Helloween, Iron Maiden, At The Gates, Darkthrone, ecc..), sono comparsi nel mese di Agosto anche i tedeschi
Destruction, con
"Live Attack", un live (chi l'avrebbe mai detto, eh?) suonato in streaming in Svizzera all'inizio dell'anno, ideato inizialmente solo per tornare in "contatto" con i propri fan, ma che poi su forte richiesta di questi ultimi, è stato poi rilasciato in formato fisico.
Cos'altro dire sui
Destruction che non si sia ulteriormente già detto? Seppur da quando
Schmier ha ripreso il timone della band da poco più di vent'anni con un sound abbastanza statico, l'energia e la voglia di mettersi ancora in gioco da parte di tutti i componenti è sicuramente più viva che mai, e
"Live Attack" ne è la assoluta testimonianza.
Come definito dalla band stessa, questo live è una raccolta di quarant'anni della loro storia, in un viaggio sonoro che spazia dalle più recenti
"Inspired By Death" e
"Born To Perish", ai classici
"Curse The Gods" sempre eseguita magistralmente soprattutto da
Sifringer, o
"Mad Butcher". Certo, manca il pubblico direte, e giustamente. I Destruction però girano intorno a questo problema regalando una performance praticamente perfetta, senza sbavature e con un buon livello di coinvolgimento da parte di
Schmier, che fra urletti qua e là nei vari pezzi, riesce ad essere fra tutte le cose anche un buon mattatore.
Siffringer e
Damir Eskić duettano assieme nelle varie
"Nailed To The Cross" e
"Release From Agony", sorprendendo quindi per la buona alchimia che soprattutto il secondo è riuscito a creare, contando che è presente nella band ormai da soli due anni. Impossibile da non citare anche la prova di
Randy Black dietro le pelli, che dà il meglio di sè nelle canzoni più old style, come
"Total Desaster" o
"Bestial Invasion".
Un po' dispiace ascoltando questo live in questi giorni, sapendo che
Sifringer ha scelto di lasciare la band , venendo sostituito da
Martin Furia (Bark, Furia), lasciando però un vuoto mica da poco nel sound dei
Destruction. Sono stati accennati motivi di salute, ma al di fuori del gossip musicale, quello che è certo che quando in un gruppo viene a mancare il membro fondatore, i dubbi sulle prossime release saranno sempre molti.
Dissipate per un momento però la mente da questi dubbi, e prendete
"Live Attack" per quello che è, un'ottima testimonianza di quanto i
Destruction possano ancora dichiararsi vivi e vegeti, e che potrà essere sicuramente apprezzato da tutti i thrashers.
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