Copertina 10

Info

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Anno di uscita:1976
Durata:38 min.
Etichetta:Capitol

Tracklist

  1. DETROIT GIRLS
  2. LIVE WIRE
  3. TEAR IT DOWN
  4. BOYS IN ACTION
  5. (SHE'S JUST A) FALLEN ANGEL
  6. MONKEY BUSINESS
  7. NIGHT CRAWLER
  8. OVER AND OVER
  9. PULL THE PLUG
  10. NOW I CAN

Line up

  • Michael Lee Smith: vocals
  • Richie Ranno: guitar
  • Brendan Harkin. guitar
  • Pieter "Pete" Sweval. bass
  • Joe X. Dube: drums

Voto medio utenti

Alle origini del mito!

Non si possono definire in altro modo gli Starz, scoperti dall’allora potente management di Bill Aucoin (nome profetico) a cui si deve il successo dei Kiss; con gli Starz invece il successo commerciale non arriverà mai perché la band era davvero selvaggia e non poteva di certo bastare una pur sublime ballad come ‘She’s just a fallen angel’ a stemperarne i bollori, con l’aggravante di un pubblico incompetente che non ha saputo premiarli in modo adeguato. Bollente anche perché la band esordì con una colonna sonora per ‘Divine Obsession’, film hardcore da cui verrà dato alle stampe l’ep postumo ‘Piss party’. La band newyorkese come si è detto era davvero selvaggia con chitarre che si possono definire senza mezzi termini violente, grazie alla perizia tecnica dell’immenso Richie Ranno, coadiuvato dal ritmico Brendan Harkin e con la supervisione alla produzione di Jack Douglas, all’epoca ai vertici dell’heavy rock con gli Aerosmith, e ‘Boys in action’ in questo senso è la pietra angolare di ‘Starz’, una canzone per il ’76 (anche adesso in verità...) ultraheavy in grado di mandare al tappeto gli stessi Aerosmith ed i Grand Funk Railroad.

Se poi aggiungete che le vocals sono lanciate in orbita dalla voce diamante di Michael Lee Smith (di suo fratello Rex vi parlerò prossimamente) si ottengono canzoni come ‘Detroit girl’ (risposta ai Kiss?) o ‘Live wire’, dove le chitarre corrono a briglie sciolte e da cui le bands anni ’80, come Ratt o Dokken, raccoglieranno i risultati e credo che al numero 645 della Madison Avenue si stiano ancora mordendo le mani! ‘Starz’ è un capolavoro senza tempo come conferma anche il mid-tempo ‘Tear it down’ con un refrain semplicemente irresistibile. ‘Monkey business’ e soprattutto ‘Night crawler’ attestano che ‘Starz’ è un monolite hard rock molto distante della musica per la rotazione in modalità FM Station, proprio a voler sottolineare che a volte l’integrità artistica non paga. Altro vertice di ‘Starz’ è ‘Pull the plug’ dove la band narra con un trasporto emotivo incredibile la storia di una ragazza in fin di vita dopo un incidente lungo le freeways. In’ Over and over’ l’effetto rock’n’ rollistico è addirittura debordante, i fans dei Kiss potrebbero esserne fulminati. Chiude ‘Now i can’, canzone ancora una volta dove l’admittance al pubblico pop è bandita anche per mezzo di un coro rabbioso di Michael.

Chi non possiede ‘Starz’ si è perso una delle pagine più importanti dell’hard rock USA, e gli altri tre albums ‘Violantion, ‘Attention Shoppers!’ e ‘Coliseum Rock’ sono tutti di ottima fattura. Rimediare: shopping please!

Recensione a cura di Fabio Zampolini

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 04 nov 2021 alle 14:50

Altra band che non solo non conosco ma non ho memmeno mai sentito nominare. Grazie anche a Fabio per questa operazione di riscoperta di classici magari poco noti o con non moltissima visibilità :)

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