Copertina 9

Info

Past
Anno di uscita:1992
Durata:56 min.
Etichetta:I.R.S. Records

Tracklist

  1. COMPUTER GOD
  2. AFTER ALL (THE DEAD)
  3. TV CRIMES
  4. LETTERS FROM THE EARTH
  5. MASTER OF INSANITY
  6. TIME MACHINE
  7. SINS OF THE FATHER
  8. TOO LATE
  9. I
  10. BURIED ALIVE

Line up

  • Ronnie James Dio: vocals
  • Tony Iommi: guitar
  • Geezer Butler: bass
  • Vinnie Appice: drums
  • Geoff Nicholls: keys

Voto medio utenti

Archiviata l’era Gillan, l’era Hughes e l’era Martin, Tony Iommi decide di riportare i Sabbath ai fasti di inizio anni ’80, riformando oltre dieci anni dopo la line-up di Mob Rules (Dio alla voce, Butler al basso, Appice alla batteria e Nicholls alle tastiere). Quello che ne viene fuori, manco a dirlo, è un altro disco preziosissimo.

Computer God ci offre un inizio che già da solo basterebbe a mostrare quanto anche stavolta Iommi non abbia sbagliato alcuna mossa: uno degli episodi migliori del disco, dove la voce di Ronnie domina incontrastata e prepotente. Si prosegue esplorando il lato più doom con After All, mentre con la successiva TV Crimes si corre alla grandissima. Il riff di Letters From Earth è magia pura: un vero e proprio blocco di granito in movimento. Master Of Insanity è un gran bel pezzo di classicissimo metal, seguito dall’irriverente violenza di Time Machine. Sins Of The Father ci porta alla magica Too Late, intensa ballad potente ed epica. Dopo il relax, ecco arrivare quella che a mio parere è la migliore track dell’album: I. Un pezzo in cui Dio è ancora sugli scudi, grazie ad una melodia clamorosa e ad un refrain indimenticabile. Si chiude poi con Buried Alive, riff cattivissimo e ritornello spettacolare, oltre ad un gran bell’assolo di chitarra.

Dando per scontato che in ogni caso la discografia completa dei Black Sabbath è un obbligo morale per ciascuno di voi, è giusto distinguere i lavori di questa formazione, che per tanti motivi si allontanano da tutto il resto della produzione del combo inglese. Insieme a Heaven And Hell, Mob Rules e ci metto anche l’ottimo The Devil You Know, Dehumanizer rappresenta la testimonianza di una band enorme sotto tutti i punti di vista: songwriting, importanza storica, valore artistico, valore umano e capacità dei singoli. E se Ronnie non fosse volato via, probabilmente avremmo avuto ancora di più da questi ragazzi, risparmiandoci anche la pantomima della reunion con Ozzy.
Recensione a cura di Alessandro Quero
Un Futuro Disumanizzante

Ingiustamente silurato Tony Martin e con lui Powell & Murray,la band ritenta la carta Ronnie James Dio con un album futurista e profetico("Computer God"sembra prevedere l'avvento d'internet e dei social-network,ma in una chiave alla"Terminator"),che non supera i due precedenti targati Tony Martin,ma si avvicina in quanto a qualità con songs bellissime e mutevoli in bilico tra oscurità,melodia,epicità e dinamismo quasi prog.

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 28 ott 2022 alle 15:24

☆☆☆☆☆

Inserito il 26 set 2012 alle 15:47

bello cross purposes con il sottovalutato Rondinelli

Inserito il 26 set 2012 alle 13:25

su play.com li ho trovati a pochissimo... seguo il vostro consiglio e me li prendo entrambi!!! ^^ quelli di martin li ho già a parte "cross puroposes"!

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