Copertina 7

Info

Anno di uscita:2021
Durata:40 min.
Etichetta:Crazysane Records

Tracklist

  1. THE MESS
  2. DOOMED TO FAIL
  3. RISE & SHINE
  4. BLOOM
  5. TRES CALAVERAS
  6. ECLECTIC ELECTRIC
  7. GETTING THROUGH - IT THIS WHERE THE MAGIC HAPPENS?

Line up

  • Jan Werner: vocals, guitar, drones
  • Kai Peifer: bass
  • Marc Schönwald: drums

Voto medio utenti

Neo-psichedelia "hard" e acida per i tedeschi Yagow. Un sound torbido e drogato costruito su chitarre pesanti e Hawkwind-iane, ritmiche torpide ed ipnotiche, inserti drone e vocals spettrali ed allucinate. Molto psico-avanguardia seventies ma con un tocco shoegaze più recente e tanta atmosfera da trip lisergico.
Il tocco mantrico e orientaleggiante della title-track ricorda un poco i nostri Giöbia, con un carico leggermente più pulsante e urgente. I riffoni e l'indole jam-trippy funzionano, così come le vocals vagamente ritualistiche di Jan Werner.
C'è una impronta marcata che sembra coniugare la psichedelia stoner contemporanea con elementi kraut-rock ben più antichi, tutto filtrato attraverso massicce dosi di acido lisergico come emerge dalla stordente "Doomed to fail" dove il trio di Saarbrücken sembra preda di uno sciamanesimo hard post-hippie.
Forse il limite maggiore dell'album è che le sonorità tendono a ripetersi, sempre acide e molto filtrate, appiattendo un pò la risoluzione dei brani. Anche se "Rise & shine" mostra un taglio più shoegaze e "Tres calaveras" uno maggiormente dark con elementi progressivi, sostanzialmente sono episodi similari come atmosfera e soluzioni magnetiche. Non male, ma c'è un pizzico di ripetitività.
Il livello risale nel finale, prima con la torbida "Eclectic electric" che sembra un pezzo electro new-wave suonato dai Baby Woodrose (una sorta di ponte sonoro tra i '60 e gli '80), poi con la estesa trip-jam "Getting through", uno splendido esempio di cosmic-rock dal taglio moderno ma con le radici saldamente piantate nella sperimentazione rock. Buon ritmo, buon groove, energia acida e struttura complessa ma davvero scorrevole.

Buon disco di neo-psichedelia, con momenti assai ispirati e qualche sporadica battuta a vuoto. la formazione germanica dimostra comunque di meritare l'attenzione degli appassionati del genere.

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