Copertina 5

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2021
Durata:50 min.
Etichetta:Scarlet Records

Tracklist

  1. SANCTUS SPIRITUS
  2. THE SWORD OF SORROW
  3. COME WITH US
  4. THANATOS
  5. POLLUTION IS MY NAME
  6. NO MORE PLACE IN HELL
  7. THE DOOM
  8. FAMINE
  9. THE DUSK IS COMING
  10. REDEMPTION

Line up

  • Jonas: bass
  • Malachia: drums
  • Isaia: guitars
  • Ezekiel: vocals

Voto medio utenti

Vagavo su YouTube un paio di settimane fa, e mi sono imbattuto per puro caso nel video di "Sanctus Spiritus" degli italiani Apostolica. In un primo momento mi sono detto ok dai, è roba sentita e strasentita ma perlomeno il ritornello è orecchiabile, si vestono come i Ghost, ma almeno musicalmente ci sanno fare. Quando poi ho deciso di prendere il loro debut album "Haeretica Ecclesia", per stilarne la recensione, sapevo che non mi sarei trovato davanti a un disco eccezionale ma comunque avevo delle aspettative relativamente medio alte.

Aspettative rispettate? Nì. Già dopo un paio di giorni dall'ascolto del pezzo sopracitato mi era rimasto in mente unicamente il chorus, non ricordandomi altro se non il continuo paragone che la mia mente faceva con i Powerwolf e i Sabaton. Vi chiedete il perchè? Semplice, perchè gli Apostolica hanno completamente, e ribadisco completamente, scopiazzato la formula di questi ultimi nella composizione dei pezzi.

Immagine


Gran spazio dato alle tastiere e a cori gregoriani, neanche fossimo nella cattedrale di Notre-Dame durante una processione, ritornelli pompatissimi e che rimandano senza neanche troppo sforzo ai pezzi più popolari delle due band citate poc'anzi. Facciamo degli esempi. "No More Place In Hell" che richiama a sè la Titletrack di "The Last Stand", o "Sanctus Spiritus" che sembra esser stata realizzata prendendo a mò di collage i pezzi di "Blessed And Possessed". In questo continuo (e forte) scimmiottare, solo "The Doom" riesce a far emergere una parvenza di personalità, ma è solo un piccolo bagliore in un tunnel completamente all'oscuro. Neanche dei riff dal mood più moderno come possono essere "The Dusk Is Coming" o "Come With Us", quest'ultima perfetta tra l'altro in sede live, riescono a ergere, tanto forte il sentore aver già sentito tutto da altre parti.

Da qualunque parte si voglia guardare "Haeretica Ecclesia", il risultato sarà inevitabilmente quello di pensare "Ma non potevo sentirmi gli originali, invece della copia carbone?" Dispiace davvero dirlo, ma speriamo gli Apostolica cambino decisamente registro per puntare su sonorità dove sviluppare meglio la loro personalità.

Recensione a cura di Francesco Metelli

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