I
White Tundra sono di Trondheim (Norvegia) e finora avevano realizzato soltanto l'ep "Graveyard blues" nel 2020. Ora ci riprovano con un sette pollici composto da due brani che esce via
All Good Clean Records.
Il sound è molto grezzo ed intenso, una sorta di stoner Magnetiano rivestito di metal fine anni '70 - primi '80. Nel lato A c'è "
Honningfella" (che da titolo all'Ep) dove sembra di sentire una band nwobhm (c'è anche il coretto
oho-oho-oho) ma sotto l'effetto di sostanze pesanti, con una rozza voce vagamente Venomiana che prova a mantenere il controllo sugli aspetti melodici. Non male questa commistione di grezzume, spirito seventies, cafonaggine metal ed un pizzico di rock stonato contemporaneo.
Anche l'altro brano ("
One more place") si muove sulle medesime coordinate, con una venatura heavy più marcata. Una sorta di Orange Goblin più marci, con un tiro ben muscolare e torrido e qualche spunto brillante come i solismi della chitarra.
Piace questa venatura rozza nel sound dei
White Tundra, ma chiaramente occorre attendere prove più esaustive per cogliere la reale dimensione del gruppo nordico. Comunque si intravedono potenzialità da buona band stoner metal da battaglia.
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