Copertina 10

Info

Genere:Prog Rock
Anno di uscita:2006
Durata:65 min.
Etichetta:InsideOut Music
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. AEROPAUSE
  2. GOSHEN'S REMAINS
  3. APPRENTICE OF THE UNIVERSE
  4. THE BRIGHT AMBASSADORS OF MORNING
  5. NIMOS & TAMBOS
  6. VOICES IN WINTER / IN THE REALMS OF THE DIVINE
  7. BULLITS DOMINAE
  8. ARRIVAL / THE INTENTION CRAFT
  9. HE TRIED TO SHOW THEM MAGIC! / AMBASSADORS RETURN

Line up

  • Chloe Arper: vocals, bass
  • Andrew Courtney: drums, percussions
  • Jon Courtney: vocals, guitars, programming, keyboards, bass
  • James Dobson: keyboards, violin, programming, vocals, bass
  • Gregory Jong: guitars, vocals, keyboards
  • Jamie Willcox: guitars, vocals

Voto medio utenti

Emozione. Otto lettere e questa recensione potrebbe chiudersi qui. L'emozione non si può misurare con voti numerici, con poveri, insignificanti e stolti enti matematici. Ma l'emozione, o meglio, le emozioni regolano e soppesano il nostro universo, le nostre esistenze e le nostre scelte. Ecco perché, se volete Emozioni allo stato puro, non vagate per l'universo, non sprecate le vostre esistenze e compiete, non una scelta ma La scelta, ossia comprare ed amare alla follia questo Capolavoro in musica intitolato " The Dark Third ". La band che ci ha donato un'opera così maestosa è quella degli americani, di Reading, Pure Reason Revolution; una band che ha preso spunto per il proprio monicker, dalla " Critica Della Ragion Pura ", del filosofo tedesco Immanuel Kant, e che ha incentrato il concept di questo debut su una filosofica interpretazione dei sogni ( " The Dark Third ", ossia il terzo della nostra vita, impiegato nel dormire e sognare ). Questo disco staziona nel mio lettore da almeno un mesetto, e vi assicuro che ad ogni ascolto - almeno cinque volte al giorno - denoto particolari e sfumature sempre inedite e sconosciute. Le quali contribuiscono, delicatamente, ad alimentare l'Emozione, gonfiando le vele nella navigazione verso acque paciosamente amiche. Il viaggio ha inizio con " Aeropause ", un caloroso benvenuto dalle tinte Pinkfloydiane. Subito balzano all'orecchio la produzione impeccabile e la cura per gli arrangiamenti, un particolare che si gusterà meglio ascolto dopo ascolto. Il sopraffino guitar working di Jon Courtney congiunge con mano sapiente l'opener con " Goshen's Remains ", primo brano cantato e primo arresto cardiaco. La voce di Chloe Arper è simile a quella di una sirena, impossibile rimanere insensibili di fronte a tanta leggiadria. La canzone è dominata dal continuo intrecciarsi dei due vocalist; difatti, all'appena citata Arper, bisogna aggiungere la voce davvero bella di Jon Courtney, vero mastermind della band americana. Nota di merito per James Dobson, perfetto nel bulinare tutti i brani con il proprio violino. Il caracollare di " Apprentice Of The Universe " tra eccitazioni elettrificate ed improvvisi squarci acustici, ci conduce al primo tour de force del disco, la complessa e labirintica " The Bright Ambassadors Of Morning " - " Echoes ", vi dice qualcosa? - un monolito di 12 minuti. Un tempo giusto, senza sbavature, durante il quale potersi concedere un riposo, all'ombra di un grosso albero, facendosi riscaldare dal sole che, immacolato, filtra attraversa il fogliame. Un intro alla Morcheeba, sferzata con decisione dal drumming di Andrew Courtney, e siamo nel primo focolaio di poesia. Chloe suscita continui brividi lungo la schiena pochi istanti prima di essere ammantati da un chorus ipnotico. Emozione, ricordate? " The Bright Ambassadors Of Morning " è Emozione pura, trasuda da ogni singolo secondo, e la ragione mi sovviene a conforto con un finale maestoso, epico, martellante. Spettacolo, che altro aggiungere? " Nimos & Tambos ", con quell'incipit sognante, sembra il giusto linimento per le nostre fatiche, ma i Pure Reason Revolution sono un enorme cilindro dal quale saltano fuori innumerevoli conigli. Ed ecco che, quasi per magia, da quell'incipit anestetico, si viene destati da un fragoroso temporale che richiama alla mente il sound di un'altra band che ha fatto dell'eclettismo musicale il proprio vessillo, ossia i The Mars Volta. Altro giro, altro regalo, ed altre vagonate di Emozioni: signori e signore, ecco a voi la celestiale " Bullits Dominae ", cinque minuti scarsi di abbacinante elegia. Emozione, ancora, e lacrime a bagnare il tutto. " Arrival / The Intention Craft " è il sorgere di un sole dopo un violento acquazzone...vaste pozze lacrimali, asciugate da un sole caldo. Attenzione, l'Emozione gioca sovente brutti scherzi; il sole non è altro che la meravigliosa Chloe, che domina la canzone con una linea vocale da applausi, regalando momenti emotivi di difficile sopportazione. Il viaggio è quasi concluso, la tristezza serpeggia bastarda ma " Ambassadors Return " ci dona l'ultimo momento di estasi, chiudendo in maniera dolcissima il disco. Emozione. Otto lettere, eppure quante cose ci possiamo trovare all'interno, non è vero? Spesso si fanno voli pindarici e si enfatizza troppo ma credetemi, un disco così bello, talmente bello da causarmi pianti isterici, non l'avevo mai ascoltato. E' la perfezione fatta musica, con musicisti preparatissimi, una cura maniacale negli arrangiamenti e, ciliegina sulla torta, complimentoni a Paul Northfield per la sontuosa produzione, che innalza ogni singola nota a livelli paradisiaci. Io dico che questo " The Dark Third " non dovrebbe mancare in casa di gente che ama Porcupine Tree, Dredg, Coheed And Cambria, A Perfect Circle, Tool, The Mars Volta e Muse. Ora a voi la scelta. Emozione...ricordate.
Recensione a cura di Andrea 'ELASTIKO' Pizzini
uno dei migliori dischi del 2007!

nonostante sia evidente l'influenza di Pink Foyd e le melodie di chiara derivazione prog, è la bellezza dei brani a parlare da sè. Non capita tutti i giorni di ascoltare gemme del calibro di " The Bright Ambassadors Of Morning", "Apprentice of the universe" o "Voices in winter / The realms of the divine". Un grande gruppo da seguire con attenzione!

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