La saga “necroclassical” inaugurata da
Goatcraft nel 2013 giunge al termine con il nuovo
“Sic Transit Gloria Mundi”, piuttosto prevedibile se paragonato alla recente produzione dell’artista americano.
Forse la proposta si è fatta ancora più opprimente e inquietante (merito dei synth di
“Redivivus” e
“Orphic Emesis”), ma ha perso parte dell’originalità e del fascino degli esordi (evidente nelle tracce
“Nous Aflame” e
“Bleeding Caldera”), con soluzioni che tendono a ripetersi (è il caso di
“Abundance Of Suffering” o
“Henosis”) e pochissime sorprese (nello specifico, una curiosa - ma poco riuscita - cover dei
Morbid Angel,
“Desolate Ways”).
Ancora una volta gioca a favore la breve durata del full-length, che se da una parte dimostra “consapevolezza” rispetto alla particolarità del sound, dall’altra sembra suggerire un pizzico di svogliatezza, come a voler chiudere la sopraccitata saga a tutti i costi.
È ora di rinnovare la formula.
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