Copertina 8,5

Info

Genere:Compilation
Anno di uscita:2021
Durata:100 min.
Etichetta:Pelagic Records

Tracklist

  1. THE CAMBRIAN EXPLOSION (LIVE IN BREMEN)
  2. CAMBRIAN II: ETERNAL RECURRENCE (LIVE IN BREMEN)
  3. ORDOVICIUM: THE GLACIATION OF GONDWANA (LIVE IN BREMEN)
  4. SILURIAN: AGE OF SEA SCORPIONS (LIVE IN BREMEN)
  5. DEVONIAN: NASCENT (LIVE IN BREMEN) 11:24
  6. THE CARBONIFEROUS RAINFOREST COLLAPSE (LIVE IN BREMEN)
  7. PERMIAN: THE GREAT DYING (LIVE IN BREMEN)
  8. TRIASSIC (LIVE AT ROADBURN REDUX)
  9. JURASSIC | CRETACEOUS (LIVE AT ROADBURN REDUX)
  10. PALAEOCENE (LIVE AT ROADBURN REDUX)
  11. EOCENE (LIVE AT ROADBURN REDUX)
  12. OLIGOCENE (LIVE AT ROADBURN REDUX)
  13. MIOCENE | PLIOCENE (LIVE AT ROADBURN REDUX)
  14. PLEISTOCENE (LIVE AT ROADBURN REDUX)
  15. HOLOCENE (LIVE AT ROADBURN REDUX)

Line up

  • Loïc Rossetti: lead vocals
  • Robin Staps: guitar, programming, backing vocals
  • David Ramis Åhfeldt: guitar
  • Mattias Hägerstrand: bass
  • Peter Voigtmann: synths
  • Paul Seidel: drums, backing vocals

Voto medio utenti

Phanerozoic Live
ci fissa come un albero monumentale.
È un modo in suoni di allinearci alle lacune, per aiutarci ad espanderci. Una chiamata a prendere atto che le mancanze sono moti evolutivi.
Da capo:
Phanerozoic Live
é un gran canyon sulle nostre credenze: potente versione tra lo schiaffo e la carezza.
rimane vivo: non diventa carta, barca, caldo, casa...


THE CAMBRIAN EXPLOSION - CAMBRIAN II
Appare la vita!
...con essa la deformazione positiva dei minerali in zolle bio-logiche.
Una the Ocean, per eccellenza. Meno derivativa - come ovvio che sia -
(Lavoriamo per esternare il nostro meglio: ci servirá!)

ORDOVICIUM
metallurgia "4.0": spariglia forze epocali. Fa a pugni col nord e azzarda geometrie interiori che si riveleranno, poi, patterns da cui é impossibile astrarci. Eleganza ed estetica finalizzata alla nostra espansione.

SILURIAN
...riversa quanto fatto in qualcosa via-via piú complesso (che puó leggersi anche come stato mentale)
Avantgarde rock ^ progressive metal
e...Amplifier al mercurio.
Dal settimo minuto ci si scuoia nel capolavoro!
morale: spogliamoci - ä cipöllå - prima che sia tardi! (é giá tremendamente troppo ingiusto)

DEVONIAN
Jim Matheos suona elettrico anche immerso in un oceano. Si preconizzano i primi alberi terrestri della storia (e K. Moore).
La compagine di Berlino fa estinguere il molto.
Si vedono le V plettrate di massa? ...e stiamo, per fortuna, solo impacchettando il paleozoico

THE CARBONIFEROUS
quel The che ci riguarda come un girotondo
[22:59, 31/12/2021]

PERMIAN
canzone autonoma e completa: copre da sola intere discografie. Alternativa e allegorica. Chi parte adesso inizi da qui, x continuare, imminentemente, con Phanerozoic I: Palaeozoic
(che fa al post metal quello che Entropia ha fatto al prog metal).

TRIASSIC
11 gennaio in scena con
Hypno5e, Pg. Lost, Psychonaut (Milano) > a quando la sera Pelagica?
Canzone da far venire i brividi anche alle pelli di orso sotto al camino. Quel fare Deftosiano, religiosamente posticcio, 'sofisticato', qui trova un culmine Mastodontico.
La piú The Ocean e piú chitarristica dall'origine della Live.

JURASSIC | CRETACEOUS
...il petrolio si andò a formare sul fondo dell'oceano Tetide.
La The Grudge del post metal!
In centro ad un cerchio di Isis - 30'' 2 Mars - Bokor - Fair to Midland.
(utensile con cui aggiustarsi: straordinaria occasione di organizzazione ulteriore).

PALEOCENE
Quando un collettivo suona insieme, suda insieme, urla insieme e patisce per liberare risorse, crea futuri!
Quando una band pensa insieme, ogni nuovo inizio, muore di meno.
Spunta sia il classico (pesante) che il dissonante (classico). Le chitarre straripano prima dei climax cinematografici
Ottime anche le vocals.

EOCENE
Nelle parti di corsa - dopo quelle Oceansidejane - mi sale in mente il sontuoso (a dir poco) Atomship - the crash of 47

OLIGOCENE
Moore compare a pieno. Cambia il corso dei mammiferi (Grande Coupure)
Riflettiamo sulle aporie.

MIOCENE | PLIOCENE
Melvins lenti e diritti, neurotici e teatrali ci portano dietro le quinte...
Dove...Isis e Katatonia non se ne sono mai andati del tutto (Immanenti!).
C'é chi suona e chi (come me) puó solo dire qualcosa in fogli elettronici.

PLEISTOCENE
Tutto si impasta al carattere glaciale e umanoide del periodo.

HOLOCENE
Troppo Rock per finire su Vilosophe, troppo trip-post per duettare con le Mab di Battiato.
Un asilo in Natura. Un concilio musicale.
Non mi fa venire voglia di Steven Wilson ma di rimettere la puntina nel solco.
Recensione a cura di Marco Pastagakio Regoli

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