Pacchi come quello promozionale di "Endternity" fanno la gioia di ogni recensore che aspetti ogni mese con le manine pacioccose la sua dose di demo da ascoltare, gustare e giudicare! Una cura maniacale per i particolari con l'obiettivo di cercare di rendere la prima impressione più piacevole possibile, e devo ammettere che in questo gli
Apeiron hanno fatto davvero un ottimo lavoro: un bel logo, una copertina non amatoriale e soprattutto un intero cd-r a parte contenente biografia, sito internet e foto del gruppo!! Cosa voglio di più? Un lucano? Naaaa grazie, preferisco inserire di corsa questo demo nel lettore, essendo le premesse così... promettenti! La professionalità e la cura con cui il cd è stato confezionato comprende anche la parte più prettamente musicale, con una registrazione che seppur non ottima riesce comunque ad essere quasi sempre chiara e piacevole. E le canzoni? Anche queste non sono niente male, ma qui il discorso si fa un pò più complesso. Gli Apeiron suonano come i vecchi Dark Tranquillity, quei mostri di tecnica e di intelligenza che nella prima metà degli anni '90 stupirono l'Europa intera con i loro capolavori "Skydancer" e "The Gallery". L'influenza DT è udibile soprattutto nella prima traccia in cui i nostri cinque strumentisti fanno di tutto per assomigliare agli svedesi, con improvvisi cambi di tempo, accelerazioni repentine e una tecnica non indifferente. Proprio sulla tecnica mi piacerebbe aprire una piccola parentesi: gli Apeiron sono tutti molto bravi a suonare, ma quello che mi ha stupito particolarmente è che la loro abilità non ci viene sbattuta sotto il naso in forma di lunghissimi assoli secondo la filosofia del "ci-butto-dentro-più-note-che-posso-nel-minor-tempo", bensì si esprime grazie a brevissimi riff in cui le chitarre si intrecciano perfettamente, il basso si inserisce prepotentemente reggendo la ritmica o diventando a volte praticamente una terza chitarra e la batteria riesce ad essere precisa e puntuale, senza strafare. Gli unici difettucci stanno nella prestazione vocale, troppo piatta e monocorde nei momenti più aggressivi, ma che guadagna però qualche punto nelle parti più melodiche, e date le frequenti aperture degli Apeiron a momenti più liquidi e rilassati credo che sia comunque un buon punto di partenza per cercare di migliorare anche sotto quest'aspetto. Il mio consiglio è quello di cercare di non strafare, di non allungare troppo le canzoni cercando di farle diventare un calderone di riff infilati dentro a forza, anche se non legano bene tra loro. Le vostre canzoni mostrano già di essere quasi perfette, ma ora è il momento di perfezionare il songwriting e un errore come quello che vi ho scritto sopra potrebbe anche vanificare tutti gli sforzi che avete fatto finora.
Nel frattempo vi auguro un buon lavoro, e cosa posso dirvi...?
Mi sono divertito molto ad ascoltare il vostro "Endternity"!
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