Copertina 7,5

Info

Demo
Genere:Gothic / Dark
Anno di uscita:2002
Durata:36 min.

Tracklist

  1. H. 4:18A.M.
  2. IN ONIRICA
  3. CLAUSTROPHOBIC HEAVEN
  4. CRYSALID OF A STAR
  5. SUICIDAL KARMA?
  6. MOON SPIRAL

Line up

  • Marco Marinoni: vocals
  • Daniele Parini: guitar
  • Luca Colombo: guitar
  • Marco Piana: keyboard
  • Daniele Airoldi: drums
  • Toni Viceconti: bass

Voto medio utenti

I Fields of Jena sono giunti con "In Onirica" al loro terzo demo. Partiti dalle sonorità tra il Black ed il death metal del primo lavoro "..of Tales and Reality", i Fields of Jena hanno variato il proprio sound dal seguente "Nocturnal Elegies" inserendo una robusta dose influenze di dark/gothic, soluzione che hanno portato avanti, accentuandola, anche sui cinque brani che compongono "In Onirica". Peccato per la produzione, sì grintosa, ma troppo confusa e che determina qualche distorsione di troppo. Ci pensa il livello delle varie canzoni a risistemare le cose. Nel nostalgico ed affascinante intro, "h. 4:18 a.m.", un pianoforte accompagna alcuni versi in italiano appena sussurrati, che sottolineano la predisposizione per questa band milanese ad un feeling sofferente, malinconico e decadente. La titletrack evidenzia invece alcuni dei riferimenti musicali a cui si può far ricorso per cercare di descrivere il gruppo. Ecco echi di Sentenced, Anathema e Moonspell, quindi tanta dark/new wave in un brano d'impatto che vede la voce pulita ma profonda di Marco irruvidirsi in stacchi tra il growling e lo screaming. L'uso del cantato aggressivo non è mai gratuito ma segue l'evolversi del brano, sempre guidato per mano dalla chitarra di Daniele Parini, sino al suo termine, con una citazione da Umberto Eco. Più lineare ed un po' meno torrida, almeno per la prima metà del pezzo, la seguente "Claustrophobic Heaven". "Chrysalid of a Star" parte subito alla grande, lenta e sofferente, ottimamente interpretata dal cantante anche quando i ritmi si alzano. Da sottolineare in questo brano l'efficacia del bellissimo chorus. "Chrysalid of a Star" mi ricorda qualcosa dei Moonspell ma è, a mio parere, soprattutto il brano più rappresentativo del CD. Non che le seguenti e conclusive "Suicidal Karma?" e "Moon Spiral" siano due brutte canzoni. "Suicidal Karma?" sembra però patire maggiormente i limiti nella produzione ma anche la mancanza di quel quid vincente. "Moon Spiral", conferma infine l'ottimo affiatamento tra i vari musicisti, messo in mostra sin dalle sue prime battute. I Fields of Jena sembrano un gruppo in rapida evoluzione, aspettiamo di vedere sino a dove riescono ad arrivare.

Contatti: fieldsofjena@libero.it
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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