Band che ha sempre vissuto nell'underground nord americano, i
Dayglo Abortions, insieme ai mitici
D.O.A., sono di fatto la colonna portante dell'Hardcore Punk canadese che in patria è riuscito a conquistarsi un certo seguito.
Dal rilascio del loro esordio nel 1981 ad oggi di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia e non solo sulla scena Hc Punk.
Cosa aspettarsi da questo
"Hate Speech"? Domanda più che legittima visto che i
DGA non sono esattamente conosciuti nelle nostre lande.
Beh, nel loro ultimo album trovano spazio ventisette minuti di musica istintiva, piena di rabbia, con un qualcosa da dire che rende queste canzoni credibili. Un Punk Hardcore non fermo ai gloriosi anni '80 ma che nel frattempo è andato avanti e ha ben assimilato la lezione impartita dal Crossover e dal Thrash Metal (
D.R.I.,
S.O.D., certi
Ratos De Porao...), presentando quindi delle sonorità più moderne e un pizzico meno veloci che a tratti possono ricordare i
Fear meno sperimentali o i primi
Biohazard.
Ciò che si perde in caos, si guadagna in potenza e adrenalina: prendere o lasciare quindi, si fa di tutto per colpire realmente l'ascoltatore, perché con testi che spesso vertono sul politico o sul sociale, l'impianto musicale deve essere altrettanto diretto e pesante.
Un ritorno davvero positivo che merita assolutamente l'attenzione da parte degli amanti del genere anche perché pur senza reali novità, la personalità (che spesso oggi manca a molti che si affacciano alla scena musicale) è forte e marcata.
Avercene di album del genere da gente che è in giro da quarant'anni...
PS: su Youtube purtroppo non è presente nessuna canzone di
"Hate Speech", quindi ho inserito una delle loro ultime release discografiche che non si discosta molto da questo bel ritorno.
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