Ishvara - Shape of a Void to Come

Copertina 7,5

Info

Genere:Avantgarde
Anno di uscita:2020
Durata:55 min.
Etichetta:Dusktone

Tracklist

  1. VAJRABHAIRAVA
  2. HOLLOW HEART
  3. RELATIVITY OF THE ABSOLUTE
  4. SHAPE OF A VOID TO COME
  5. MARK OF THE PLAGUE
  6. DHARMAYAMA
  7. CONTINUUM VASTITAES
  8. COSMIC FREQUENCIES DIFFUSED
  9. SONG OF FIRE

Line up

  • -

Voto medio utenti

Quando, in Italia ci si butta, i risultati sono eccellenti. Questa combo di 'ignoti sotto maschera' ha idee e forza impressionanti. Esce via Dusktone. Shape...é un Nanga Parbat di suoni e intrecci. Moderno perché avant. Colossale perché tratta spi-ritualitá e vario perché esalta le peculiari vocazioni degli eventuali singoli. In effetti emerge un'amalgama adamantina. Un saltuario fare prog rende, inoltre, il pentagramma e lo studio, una piacevole scelta di vita. Alcune cose non fanno gridare al miracolo, una di troppo:
- un fare crucco in alcuni fraseggi che immette nel percorso un'intonazione tanto solenne quanto spigolosa (forse figlia dell'idealismo?). E, una di meno:
- un calendario di seminari - tenuti dalla band - in cui si possa fare cerchio tra i vedanta e il metal

Vajrabhairava
intro lontano per prendere le pose cosmoiogiche

Hollow Heart
Si galoppa, si gode della formulazione delle prime grandi idee: i canti e i gorghi vocali, i cori e gli splash fanno la differenza su scala globale. Un fare Hedlundiano (Havayoth His Creation Reversed) che precede la lunga chiusura del brano spreca l'ímmensitá (immortalitá)

Relativity of the Absolute
Vibrazioni siderurgiche e metronomo impazzito fanno piú avant che prog e piú blu zaffiro che black (metal: laddove il nero assorba tutte le forze plausibili, e, i blu - scurissimi - siano ancora un'emissione spettrale creativa)
Canzone gigante: metal che opera chirurgie animiche

Shape of a Void to Come
Antemica ma antifragile. Remota quanto pineale.
Sacra, ingenua, coraggiosa, infuocata, complessa e gagliarda.

Mark of the Plague
...in faccia a Vegard Sverre Tveitan!

Dharmayama
Geniale come fare il Nanga Parbat dalla infinita via Rupal. Senza corde fisse: come Hervé Barmasse e i suoi due compagni in questo momento...
Ci si sente anche tra il bosco e il villaggio in un non-luogo di inizio seicento!
Si perde un pochino nel bridge centrale.
Stanca un pochino quando fa power avant garde. Quando saremo molti potrebbe altresí colpire proprio per questo. Da ripetere!

Continuum Vastitaes
Finalmente qualcosa di musicalmente meno europeo e piú merigano. La via italiana all'avant garde norvegese:
strepitosa e quasi impossibile da pensare se non si stia una porta da Henning Ramseth

Cosmic Frequencies Diffused
Tanto vociare... che converge in stili e toni é un marchio di fabbrica. [Postpunkavantgardemetal]

Song of Fire
Certi ingarbugli etnici agricantusiani fanno bene alle parti mentali profonde e alla neocorteccia geologicamente appena nata. Se si fossero messi come in questa staremmo a parlare di capolavoro!
Fatevi portatori sani di siffatta aspra meraviglia.
Recensione a cura di Marco Pastagakio Regoli

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