Il secondo full length dei bergamaschi
Beriedir è una piacevole sorpresa. La band ha assemblato, in questo “
Aqua”, una manciata di canzoni legate tematicamente (il tema mi sembra ovvio!), in cui la mistura sonora poggia su un prog-metal influenzato dai grandi nomi dei 90s, ma sul quale la band si sa concedere accelerate power (“
Departure Song”, per esempio), o momenti più malinconici e diradati.
C’è anche tanta storia in questo album, come ad esempio in “
Stormbound”, che racconta una struggente leggenda ambientata nel Lago d’Iseo, ma i motivi per gioire di questo dischetto sono tanti. Innanzitutto, la qualità delle composizioni, che permette ai singoli musicisti di esprimersi al massimo delle proprie potenzialità, con brani intricati dove serve ma sempre al servizio della melodia. Le canzoni che potrei citarvi sono tante: “
The Angel in the Lighthouse” ha qualcosa degli Stratovarius moderni (ma i suoni delle tastiere sono deliziosamente e volutamente retrò), “
Of Dew and Frost” è forse la mia preferita, con quel sound maledettamente
Images and Words e quell’incedere molto
Fates Warning, ma qua e là saprete trovare una band potente ma consapevole, che nonostante la giovane età sa confezionare un dischetto con pochi difetti, e con una produzione potente e cristallina, mix e mastering ad opera del solito
Simone Mularoni.
Bella sorpresa insomma, e album consigliatissimo.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?