"You're thrashing all around, acting like a maniac...", prendo in prestito parte del refrain di un brano storico, versi che trovo perfetti nel descrivere gli
Hyades. Non tanto perché i cinque milanesi si siano messi a fare il verso ai Metalica, quanto per il continuo, e credo sempre più deciso, allontanamento dalle sonorità Power Teutoniche e spiccatamente NWOBHM degli inizi a favore di un bell'assalto Speed/Thrash!
Questo demo, il quarto in carriera, è dedicato esclusivamente alla promozione ed insieme a 4 nuove canzoni troviamo un ottimo videoclip dell'opener "I'm Dynamite". Da sottolineare la prova dei due chitarristi, sempre più ficcanti come è evidente sin da subito nell'apertura (e poi negli assoli) di "I am Dynamite", schiacciasassi, pestone e mai troppo veloce. Stesso discorso per "Back to the Future", nello stile di vecchie speed bands come Exciter, Agent Steel e sopratutto Xentrix, questi ultimi tirati in ballo sia dal refrain (beh... si alla Metallica eheh) sia dal riff principale. Sempre più a suo agio la voce di Marco Colombo che certo può ricordare quella di Boltendahl (comunque meno che in passato) ma molto, mooolto più incazzato. Qualche raffinatezza in più nelle battute iniziali di "Epitaph", prima però che il brano si incattivisca. Sono da rivedere comunque quelle sovrapposizioni vocali piazzate a metà brano, prima del break strumentale, e poi nuovamente verso la fine del pezzo, che arrivano al momento giusto ma appaiono troppo confuse. Trae in inganno l'apertura di "Spirit of Vengeance", ma non ci troviamo di fronte ad un brano dai toni epici, almeno non di quello legato agli standard attuali. Si tratta di un pezzo veloce e semplice dove si respira quell'aria ottantiana che gli Hyades respirano a pieni polmoni, e che in alcuni momenti mi ha ricordato i Sabbat/primi Skyclad.
Con il precedente demo "No Bullshit... Just Metal" gli Hyades avevano attirato l'attenzione della nota rivista tedesca Heavy Oder Was?! che aveva inserito "Burning" sul cd sampler che accompagnava il numero di Luglio. Ora vediamo se con i nuovi pezzi riusciranno ad attirare l'attenzione di qualche label. Come detto in apertura sono convinto che il futuro degli Hyades sia nel passato... tuffarsi nella Baia di San Francisco, e sono certo che ne riemergeranno (male che vada vi posso prestare un salvagente!) più forti di prima. Seriamente, gli Hyades attuali sono davvero bravi ma talvolta sembrano timorosi di dare quella sferzata definitiva alla propria musica... e dategliela!!
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