Copertina 7

Info

Anno di uscita:2022
Durata:30 min.
Etichetta:Buil2Kill Records

Tracklist

  1. NO BLACKWARDS STEP
  2. COLD WAR
  3. RIOT
  4. 10 DAYS
  5. EVE
  6. THE WAY OUT
  7. TIMELESS
  8. WALL OF DEATH

Line up

  • Jury Pergolini: bass
  • Daniele Bulzoni: guitars
  • Emiliano Niro: drums
  • Max Pellicciotta: guitars
  • Claudio Arduini: vocals

Voto medio utenti

Una rasoiata.
Un pugno nello stomaco.
Un martellamento senza tregua.
Una falce dalla lama affilata, pronta a mietere vittime.

Con queste poche, ma esplicite immagini, potrebbe essere sintetizzato Blasted, terzo lavoro in studio dei thrasher romani Reapter.

Immagine


Si tratta di un buon disco; diretto, potente e velenoso al tempo stesso in cui, poco o nulla viene concesso alla melodia o alle atmosfere, che si palesano solo in rarissime circostanze, come avviene parzialmente in Eve, o in alcuni refrains di altri brani, vedasi 10 Days, o la conclusiva Wall Of Death.
La struttura delle tracce risulta volutamente snella, ridotta all’osso e ripulita da eventuali partiture troppo elaborate, come invece era avvenuto nei precedenti dischi della band.
Blasted è infatti un lavoro incentrato interamente sull’impatto immediato e violento, e per realizzare tale scopo i nostri ricorrono a poderosi groove di panteriana memoria, come nel caso di Riot e The Way Out, oppure alle immancabili influenze death, risaltate dalla voce aggressiva e cavernosa (ad un soffio dal growl vero e proprio) di Claudio Arduini. Tali richiami estremi si fondono in maniera del tutto naturale con il tradizionale speed-thrash, tipico marchio di fabbrica dei Reapter, esaltato nelle iniziali No Backwards Step, Cold War o ancora in Timeless, mentre il resto viene fatto con maestria dalle chitarre di Max Pellicciotta e Daniele Bulzoni che, con i loro potenti riffs, danno ulteriore spessore ad un lavoro di per sé già massiccio.

La scelta della band di puntare tutto sull’immediatezza funziona.
Blasted è un continuo incitamento all’headbanging senza sosta, scorre in maniera fluida e assolutamente piacevole, rilasciando gradualmente una scarica di adrenalina, che si deposita dapprima nelle orecchie e successivamente nell’anima dell’ascoltatore il quale, dopo 30 minuti di costanti frustate, scandite dalle 8 tracce che compongono l’album, si sente finalmente rigenerato e pronto per affrontare la quotidiana lotta riservatagli dalla propria esistenza.


Recensione a cura di Ettore Familiari

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