Dopo la prima occhiata alla copertina e una sbirciata alla biografia, dove scopriamo trattarsi di un album strumentale, l'andi impetuoso di "
Unleashed" coglie un po' a sorpresa. Lo stesso effetto che suscita poi "
Look Inside" nel suo complesso: quattordici episodi che il chitarrista
Lars Totzke (ex Madrigal), dopo anni di lontananza dalla scena musicale, ci presenta con il suo nuovo progetto
Black 7.
Il chitarrista tedesco non si perde in voli pindarici e protagonismi trasformando i brani in sbrodolate senza capo né coda, anzi, ha dato loro una solida "struttura canzone" che si rivela vincente, come è evidente anche nelle seguenti "
Lead the Way" e "
Lift up", che sottolineano il legame con sonorità tipicamente Hard&Heavy, pur qua e là con qualche idea digressione che impreziosisce l'album, senza eccessive divagazioni neoclassiche o uno shredding esasperato.
I tamburi e i vocalizzi tribali di "
Discover" sono il preludio a uno dei pezzi più graffianti ed articolati del disco, con
Totzke che mostra tutta la sua versatilità, alternando passaggi elettrici ad altri acustici. Più vicina all'immaginario Heavy Metal, "
Never Stop" è una cavalcata che non può non far venire in mente gli Iron Maiden, mentre la titletrack (con la presenza di violini) e "
Hear My Voice" lasciano trapelare un velato tocco malinconico davvero coinvolgente. Le mie preferenze vanno comunque a "
Years Ago" e a "
Mysterious World", per quel vortice di note e emozioni che sgorgano dalle sette corde e dal songwriting di
Totzke, che non si limita a piazzare riff ed assoli, ma li impiega per dare completezza alle sue composizioni. Con
Totzke che peraltro ha suonato, arrangiato, registrato e prodotto il tutto in solitaria... beh, forse le foto nell'artwork e nel booklet non sono degli autoscatti.
"
Look Inside" è indubbiamente un album di valore e ben strutturato, che ha tutto per trovare consensi e favori anche al di fuori della ristretta cerchia degli appassionati di Hard Rock chitarristico.
Onestamente sarei curioso di vedere quali risultati potrebbe raggiungere
Totzke nel rimettere la sua chitarra e il suo talento compositivo a disposizione di una vera band.
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