Nati nel 2016, i belgi
Schizophrenia arrivano oggi al debut album in maniera totalmente indipendente. Dopo un primo EP intitolato "Voices" pubblicato nel 2020, arrivano adesso nel 2022 a presentarsi con questo
"Recollections Of The Insane". Da segnalare inoltre che due membri della band erano già attivi con un'altra band di Anversa ovvero gli Hämmerhead che avevano pubblicato un paio di EP nel 2013 e 2014.
Tolto soltanto il logo scelto dal gruppo, spaventosamente uguale a quello dei primi Sepultura, possiamo trovare conferma delle buone aspettative presenti negli EP, dalle variegate
"Divine Immolation" e
"Fall Of The Damned", alla più diretta
"Monolith" (un nome, un dato di fatto). Aiuta molto la produzione e il growl di
Ricky Mandozzi, non troppo profondo e monocorde, ma che ricordando alla lontana quello di Bret Hoffmann dei Malevolent Creation, contribuisce a dare al disco un buon andamento, come possiamo sentire su
"Cranial Disintegration" ad esempio. Certo a volte la lunghezza di alcuni pezzi è spropositata, come in
"Onwards To Fire" che poteva essere tagliata di due minuti almeno, ma in generale si arriva alla fine dell'album più che soddisfatti.
"Recollections Of The Insane" è un biglietto di visita più che valido che ci mostra come gli
Schizophrenia siano riusciti a mantenere un'ottima ispirazione in questi unidici anni. Sperando non vi sia bisogno della stessa finestra temporale per poter ascoltare nuova musica da parte loro, l'ascolto è caldamente consigliato.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?