Ascoltando
“Troika” vengono in mente Crosby, Stills, Nash & Young (
“Everything I Am”), Simon & Garfunkel (
“Julia”), gli Eagles (
“You Set My Soul On Fire”) e i Kansas più melodici (
“A Change Is Gonna Come”), ma nonostante i tanti riferimenti emerge sempre con forza la personalità dei tre ottimi protagonisti, interpreti e autori
Nick D’Virgilio, Neal Morse e
Ross Jennings.
Quello che nasce come un side-project acustico è in realtà un lavoro molto più elettrico di quanto ci si potrebbe aspettare. Se
“King For A Day” spicca per l’equilibrio dinamico, la successiva
“Second Hand Sons” colpisce per la muscolarità, sfociando in una altrettanto solida
“My Guardian”.
Un episodio dal gusto southern (
“One Time Less”) e un solare e originale omaggio ai Fab Four (
“Another Trip Around The Sun”) sono secondi solo ai due brani più convincenti del lotto, la ricercata
“If I Could” e la sorprendente
“What You Leave Behind”, impreziosita dalla performance superlativa di
Jennings.
Difficile da sconsigliare.
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