"A Lesson In Violence" è uno dei brani presenti "Bonded by Blood", album d'esordio degli Exodus, e non solo è stato coverizzato da diverse band, ma una di queste lo ha anche adottato come proprio moniker. Infatti, ecco i
Lesson In Violence, che arrivano dalla Germania e si sono formati in tempi recenti, nel 2019, e ora debuttano con il loro primo album, "
The Thrashfall In Mankind", in collaborazione con la
Iron Shield Records, e come si poteva facilmente immaginare, qui non ci sono tracce di Power, Prog o Hard Rock: solo quaranta minuti del più classico e "cazzuto" Thrash Metal.
Una proposta che questo quintetto teutonico affronta come se stesse vivendo in una bolla spazio-temporale, infatti, tutto di "
The Thrashfall In Mankind" sa di anni '80, il look e le foto nelle foto promozionali, l'ingenuità dell'artwork, titoli e testi (che affrontano temi sociali) e in ultimo ma non per importanza, le canzoni stesse che sono un tributo allo U.S. Thrash della vecchia scuola, quello di gruppi come Vio-lence, Forbidden, Evildead, Sacred Reich e, ovviamente, Exodus.
Seppur formatisi in tempi recenti, i musicisti della band si muovono da tempo nella scena Thrash Metal della Baviera, e, salvo il chitarrista
André Loesch, hanno tutti fatto parte dei Brain Damage, band formata dagli ex Vendetta, Daxx and Micky, il cui spirito si palesa spesso e volentieri, ad esempio su "
Social Madness" o "
Lesson in Violence"). Non stupisce, quindi, dover riconoscere il valore di questo album, che al di là di una evidente devozione vede i
Lesson In Violence muoversi con disinvoltura e profitto. Ecco così "
C.H.A.O.S.", "
Thrash Metal Mankind" o "
Rigid and Stubborn" dove la coppia
Florian Helbig e
André Loesch si muove con particolare efficacia, per quanto sempre incalzata dalla sezione ritmica, composta da
Roland Schäfer (che si esalta su "
Dissembling Wings") e
Matthias Krapp (a lui invece spetta "
Scum of Society"). Forse
Florian Negwer non è un cantante particolarmente versatile ma ringhia sempre al microfono con la necessaria cattiveria e verve, ma va anche sottolineata la ferocia con cui aggredisce una "
Liar" o "
Time to Kill" e soprattutto come sia sempre ben supportato dalle backing vocals di
Helbig e
Schäfer.
Certo, non è una lezione accademica sul Thrash Metal, ma siamo di fronte a un gran bel ripasso della materia.
Metal.it
What else?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?