Copertina 9

Info

Past
Anno di uscita:1990
Durata:41 min.
Etichetta:Combat Records
Distribuzione:Under One Flag

Tracklist

  1. PARTING OF THE WAYS
  2. INFINITE
  3. OUT OF BODY (OUT OF MIND)
  4. STEP BY STEP
  5. TWISTED INTO FORM
  6. R.I.P.
  7. SPIRAL DEPRESSION
  8. TOSSED AWAY
  9. ONE FOOT IN HELL

Line up

  • Russ Anderson: vocals
  • Craig Locicero: guitar
  • Tim Calvert: guitar
  • Matt Camacho: bass
  • Paul Bostaph: drums

Voto medio utenti

Da grandi poteri derivano grandi responsabilità. C'è dunque da chiedersi con quale stato d'animo Craig Locicero, chitarra e anima dei Forbidden, abbia affrontato la sfida del secondo album della band. Già, perchè dopo la sbalorditiva prova di "Forbidden Evil" sarebbe stato arduo per chiunque tirare fuori dal cilindro un altro platter che non facesse rimpiangere il suo predecessore. Ma proprio come l'Uomo Ragno, anche il buon Craig ha una specie di superpoteri, ed ecco che nel lontano 1990 esce "Twisted Into Form".
Se "Forbidden Evil" era un disco votato ad un assalto thrash metal senza compromessi sorretto da un gusto e una tecnica fuori dal comune, il secondogenito in casa Forbidden segna una svolta "progressiva" nella musica del quintetto americano: la matrice thrash rimane certamente alla base di tutto, ma quello che cambia è il rifferama di Locicero, che si fa più ricercato e che adotta soluzioni melodiche ed armoniche distanti dal tipico thrash metal made in Bay Area. A tal proposito emblematiche "Parting The Ways", sublime introduzione al disco, e la strumentale "Spiral Depression", con il suo mood decadente e sinistro. Così come "Tossed Away" e "One Foot In Hell", lontane mille miglia dalla velocità esorbitante ed incessante che caratterizzò "Forbidden Evil", e più assestate su mid tempos in cui il chitarrismo di Locicero e la voce espressiva di Russ Anderson fanno il bello e cattivo tempo. Inutile spendere parole di elogio per il lavoro di chitarra, mai così variegato ed innovativo, sia nei frangenti ritmici sia in quelli solistici, vero sollazzo per le orecchie e sottofondo ideale per air guitar scatenato. Russ Anderson si dimostra ancora una volta uno dei singer più dotati in ambito thrash metal, con il suo timbro personale ed espressivo che non ha eguali all'interno della scena. E di Paul Bostaph che dire? Basta leggere il suo nome per avere la certezza di un lavoro dietro al drumkit possente, quadrato, ma al contempo fantasioso e dinamico.
Impossibile segnalare un pezzo piuttosto che un altro come episodi maggiormente rappresentativi di "Twisted Into Form", tutti i 41 minuti del disco mantengono livelli eccelsi non annoiando mai, anche grazie ad un songwriting di primissimo livello e variegato.
Di certo un disco più sofisticato e meno accessibile di "Forbidden Evil", ma una volta rotto il ghiaccio non potrete fare a meno di innamorarvi di questo album che ascolto dopo ascolto si rivelerà a voi nella sua bellezza. E vi sembrerà ancora più assurdo non vedere il nome dei Forbidden nell'Olimpo dei grandi del thrash metal.
Recensione a cura di Michele ’Coroner’ Segata
Secondo centro per i Forbidden.

Si poteva fare meglio di Forbidden Evil? Difficile. Twisted, infatti, non supera il predecessore ma "semplicemente" si colloca ai medesimi livelli qualitativi vantando una personalità propria ben definita.

Spettacolo

Disco che segue l'ottimo debut "Forbidden Evil" e che segna una svolta tecnico-progressiva nella musica dei Forbidden: la furia thrash viene un po' mitigata da una ricerca di una maggiore complessità dei brani, che nonostante questo spaccano che è un piacere e deliziano le orecchie di chi ascolta. Locicero maestoso, probabilmente il più grande chitarrista thrash assieme a Tommy T. Baron dei Coroner. Obbligatorio averlo!

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