Le mie aspettative nei confronti nei
Von Hertzen Brothers sono sempre molto elevate. Dopo l’ottimo
“War Is Over” (uscito ormai cinque anni fa), i fratelli finlandesi ritornano con un album solido, generoso nella durata e sorprendente ancora una volta.
Le inattese atmosfere
ayeroniane di
“Day Of Reckoning” sfociano nella lunga
“Blue Forest”, progressiva nelle intenzioni e quasi big beat nei risultati (complice la componente elettronica molto marcata). Il folk si fa strada tra i solchi di
“The Promise” e, soprattutto, di
“All Of A Sudden, You’re Gone”, che non teme il confronto con i grandi del rock come
Pink Floyd e Dire Straits.
“Peace Patrol” è il miglior brano del lotto, e unisce con gusto il synth pop degli anni ’80, l’hard rock più ficcante e sonorità esotiche, prima dell’ottima coda finale che strizza l’occhio, ancora una volta, a David Gilmour e soci.
C’è qualcosa del rock sperimentale tedesco in
“Pirates Of The Raseborgian”, mentre
“Anil” ricorda le composizioni più morbide di
Steven Wilson. La più lineare
“Elbowed” anticipa la lisergica
“Northern Lights”, prima dell’accoppiata finale
“Söderskär”/“Disappear There”, due facce della stessa medaglia - essenziale la prima e più ricercata la seconda - che si uniscono in un bucolico tributo a quella Terra che tutti noi dovremmo imparare a rispettare maggiormente.
Una garanzia.
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