Avevo parlato dei floridiani
The Electric Mud in occasione dell'uscita del loro album "Burn the ships" (2020). Una band che non fa mistero della propria attitudine e delle proprie radici musicali: heavy rock tosto e diretto, con una bella spruzzata di influenze southern-alcoliche. Buon vecchio swamp-rock turgido e suonato con i muscoli in bella evidenza, non sbalorditivo ma schietto ed onesto.
Questo Ep "
Black wool" certifica pienamente ciò che ho detto: due brani originali e due cover di classici del genere.
"
Ordinary man" è il tipico groove-stoner-southern alla Roadsaw/Foghound, che trasmette vigore e voglia di un bicchiere di whiskey. Ritmo teso e chitarre spesse, voce da saloon ed atmosfera da mangrovie e alligatori. Pezzo solido, di buon impatto.
Invece "
Black wool" mostra l'andamento sornione e stordito del desert alla Brant Bjork, che successivamente cresce e sfocia in una digressione trippy con echi proto-metal. C'è il blues, l'hard, il metal, il southern, una sorta di compendio dei valori stilistici di questa band. Molto convincente.
Le due cover sono "
Albatross" dei Corrosion of Conformity (agli albori della carriera i
The Electric Mud erano una cover-band di Keenan e soci) e la leggendaria "
Whipping post" dei monumentali The Allman Brothers Band, il nome tutelare del southern rock insieme ai Lynyrd Skynyrd.
Ben eseguite entrambe, ma la mia preferenza va alla seconda non fosse altro che per questioni di ricordi ed entusiasmi giovanili.
Un Ep dignitoso, per una formazione alla quale interessa soltanto suonare l'amato "old good hard southern-blues" e lo fa con grande passione e competenza. Buon assaggio, in attesa delle prossime uscite degli americani.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?