Vuole il caso che proprio in questi ultimi giorni ho cominciato a studiare il mito della caverna di Platone. Ma cosa importa a noi, direte (e giustamente)? Che tale argomento rientra nel concept dell’ultima fatica dei
Rise Of Kronos, band tedesca avvezza ad un death metal molto thrashettone, e che proprio con il loro ultimo lavoro intitolato
‘Council Of Prediction’ hanno voluto dare il giusto tributo alla cultura greca e ai suoi miti, filosofici e non.
L’ho quindi presa come una piacevole coincidenza (o segno del destino?) la connessione tra i temi del disco e di oggetto di studio, ma ciò sul quale incentrarci oggi non è quest’ultimo, ma al contrario la qualità di questo disco dei
Rise Of Kronos, tra l’altro primo full lenght dopo il cambio di nome della band. Prima di
‘Council Of Prediction’ infatti, la band era conosciuta come Surface, monicker con il quale ha pubblicato tre dischi dal 2010 fino al 2021, che però non si distaccano quasi per nulla da questo nuova pubblicazione. Perché questo cambio nome improvviso allora? Voglia di esplorare nuove terre, di ripartire su un nuovo livello, l’aprire un nuovo capitolo, tutte cose che possono essere assolutamente giustificate se la qualità musicale presente è valida.
E
‘Council Of Prediction’, nonostante non apporti nessun sconvolgimento, riesce assolutamente a convincere. Se il vostro pane quotidiano sono gli ultimi lavori di Vader, Deicide o Malevolent Creation qui troverete quel che fa per voi, dato che la band nelle varie
‘Gladiator’,
‘Bolied Alive’ o
‘Cosmic Order’ non disdegna né aperture melodiche che ben si prestano all’atmosfere generale dell’album, ma anche a parti più pesanti e quasi di breakdown forse un po’ fuori contesto in alcune parti, ma comunque da headbanging garantito. Merito anche di una produzione retrò il giusto, con un suono molto grasso delle chitarre e secco della batteria, che evita quindi l’effetto troppo patinato che poco ci avrebbe azzeccato con la proposta del gruppo. Chiudono in battuta finale tre pezzi con l’aggiunta di ospiti esterni,
Britta Gortz (Critical Mess, Hiraes),
Thomas Gurrath (Balgeroth, Debauchery), e
Lukas Swiaczny (Placenta Powerfest, Stillbirth), che donano tutti con il loro stile ben preciso una sensazione di canzoni non buttate giù tanto per far vedere che c’è un esterno a cantare, ma composte in base alla loro precisa personalità, certamente un lavoro certosino e che necessita di diversi ascolti per essere apprezzato.
‘Council Of Prediction’ quindi risulta essere un lavoro più che dignitoso, e segno che nonostante un cambio di nome apparentemente senza molto senso, dietro i
Rise Of Kronos ci sono ancora tantissime idee che aspettano solo di essere tramutate in musica e, se i risultati sono come quelli sentiti in questa occasione, varrà sicuramente la pena aspettare.
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