Bel debut album omonimo per gli italiani
Vanderlust, qui alle prese con un sci-fi concept futuristico e spaziale. Pur rientrando nei canoni del prog metal, però, "
Vanderlust" ha dalla sua la invidiabile caratteristica di essere vario e multiforme, regalando momenti di puro prog misti a sfuriate thrash, rallentamenti sulle chitarre classiche ed acustiche (suonate tutte divinamente), il giusto spazio per le vocals ed un'attenzione all'arrangiamento davvero rara di questi tempi. Le coordinate sonore me li farebbero paragonare a qualcosa del passato, o all'Electric Castle di sua maestà Ayreon, ma sono sicuro che saprete cogliere qualche sfumatura floydiana, qualche irrobustimento à la Symphony X e molto altro, in un album che fa della varietà la sua quota stilistica.
I brani che vi lascio in calce vi permetteranno di farvi ben più di un'idea. Io, dal mio canto, ve li consiglio. Un nuovo prodotto tutto italiano e dal bel potenziale.
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