"
Reflexions" è stata la prima uscita ufficiale degli svedesi
Overdrive, un EP uscito nel 1981, già ristampato dalla Metal for Muthas nel 2003, con i cinque brani originali accompagnati da altri quattordici pezzi recuperati da demo e compilation, da una esibizione e un programma radio, ma anche da alcuni singoli incisi dalle due incarnazioni che avevano preceduto gli
Overdrive: i Paradize e gli Ocean.
Ora, forse per rompere un lungo silenzio che dura da "Angelmaker" (2011), tocca alla
Regain Records - Reborn Classics riproporci "
Reflexions", anche qui in una versione ricca di bonus ma, come scopriremo, con alcune differenze con la precedente edizione.
Si parte ovviamente dalle canzoni che originariamente componevano "
Reflexions", che ci mostrano una band già bella che pronta e abile a seguire le pulsazioni della NWOBHM, con quel piglio hardeggiante che li può far accostare ai contemporanei Def Leppard, Tygers of Pan Tang e Heavy Pettin', come su "
High Infidelity" o sulla più sbarazzina "
You (Give me Hell)" grazie anche ad una più che discreta prova del cantante
Pelle Thuresson. Dopo questa parentesi, chiusa dai fugaci arpeggi della titletrack, si prosegue sulla stessa lunghezza d'onda con "
Damantion Angel" e "
Tonight" recuperate dalla compilation "Rockslaget" (triplo vinile con ben venti gruppi, trai quali i doomster Mercy). Riecco quindi i sei estratti dalla sessione live alla Radio Blekinge del 1980, maggiormente ancorati al versante Hard Rock e, salvo l'incalzante "
Doomwatch", rimasti praticamente tutti inediti, ed è un peccato perché anche altri episodi avrebbero meritato destino migliore, come l'ammiccante "
Music for Pleasure" e "
Lost in Time", quest'ultima caratterizzata da uno sfavillante
Janne Stark.
Tocca quindi al secondo CD, dove incrociamo gli
Overdrive dal vivo, un concerto tenuto nel 1981 al Teatro Comunale di Karlshamn e dal quale recuperano nove brani, purtroppo penalizzati da una registrazione decisamente amatoriale, e così l'aspetto più interessante è la presenza di due cover, "
Ladies Man" dei canadesi April Wine (da "Harder... Faster" del 1979) e quella di "
Sympathise", ripresa dall'omonimo esordio degli statunitensi Axe.
Un'interessante opera di recupero, che alla musica abbina un booklet di dodici pagine, con foto inedite, note d'accompagnamento e tutti i testi, ma se potessi scegliere preferirei che gli
Overdrive dessero finalmente un seguito ad "Angelmaker".
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