Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2022
Durata:39 min.
Etichetta:Independent

Tracklist

  1. BETTING ON ONE HORSE
  2. WHERE THE GRASS IS GREEN AND THE GIRLS ARE PRETTY
  3. .. OF THE NIGHT
  4. ELECTRIC SUNS
  5. STAY DOWN
  6. NO TIME TO TAKE IT EASY
  7. STEP ON IT
  8. F.D.T.D
  9. SOME KIND OF ROOKIE

Line up

  • Marecki: Bass
  • Opath: Guitars
  • Piotr Sikora: Keyboards
  • Łukasz Podgórski: Vocals
  • Bigos: Drums

Voto medio utenti

Quinto lavoro in studio per la band polacca che a discapito del freddo paese d'origine, ci propone un caldissimo southern-hard rock assolutamente convincente che ricorda i Deep Purple per l'uso dominante dell'hammond.
Il suono della band è compatto con chitarre graffianti e riff rocciosi come nella trascinante opener "Betting On One Horse" e nella successiva "Where The Grass Is Green And The Girls Are Pretty" con gran solo delle tastiere che spesso si ergono a strumento principale.
I Leash Eye sanno come suonare duri ma melodici allo stesso tempo e complici le vocals efficaci dell 'ottimo Łukasz "Queju" Podgórski non sbagliano un colpo in questo "BUSY NIGHTS HAZY DAYS " che si candida ad essere uno dei migliori dischi nel genere southern di inizio 2022.
Il loro "hard truckin road" rock (così definiscono il loro sound) risulta efficace sia nei pezzi più sostenuti che in quelli più cadenzati e ricchi di groove, l'ottima"Electric Suns" ad esempio parte piano per poi accelerare e sfumare in una finale elettronico assolutamente sorprendente a riprova che i Nostri sanno come si scrive un pezzo hard rock.
C'è un pizzico di funky Blues in " Stay Down " con chitarre ribassate e un Hammond squillante e un riff corposo introduce la trascinante "No Time To Take It Easy" che suona Deep Purple al 100%, così come la veloce "Step On It" dal piglio quasi metal, il disco scorre che è un piacere senza cali di tensione e anzi ogni canzone è come un tassello di un puzzle che si completa con la conclusiva "Some Kind Of Rookie".
Niente da eccepire sulle capacità compositive ed esecutive del combo polacco che merita il vostro attento ascolto.
Recensione a cura di Marco ’Metalfreak’ Pezza

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