Negare l’influenza di
Tosin Abasi su molti dei chitarristi degli ultimi anni sarebbe scorretto, ma è altrettanto vero che la formula dei suoi
Animals As Leaders non è cambiata poi molto dalle origini a oggi.
Lo stile estremo e cervellotico del musicista regna sovrano in
“Conflict Cartography” e diventa particolarmente nervoso nella successiva
“Monomyth”. Echi progressivi e timbriche elettroniche caratterizzano le più accessibili (almeno apparentemente)
“Red Miso” e
“Gestaltzerfall”, prima della breve
“Asahi”, eterea e cinematografica. L’ipnotica
“The Problem Of Other Minds” (una
“Discipline” del nuovo millennio) sfocia nella lisergica
“Thoughts And Prayers”, sorprendentemente orecchiabile per una buona metà.
Le ansiogene (e particolarmente ostiche)
“Micro-Aggressions” e
“Gordian Naught” chiudono un lavoro breve e assolutamente coerente all’interno della discografia degli americani, che non gli farà né perdere né guadagnare sostenitori.
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