L’esordio dei cinesi
OU mi sembra tutt’altro che memorabile. Il loro è un sound nervoso, denso, caotico e poco intellegibile (
“Travel”), che attinge dal metal moderno ma risulta eccessivamente disorientante (
“Farewell”, “Mountain”), complice la voce spesso insopportabile della cantante
Lynn Wu.
Gli sperimentalismi fini a sé stessi regnano sovrani (
“Euphoria”, “Light”), alternati a episodi che potrebbero ricordare gli
Animals As Leaders (penso a
“Prejudice” o a
“Dark”, in cui emergono le influenze orientali).
Spicca la breve
“Ghost”, coraggiosa ma accessibile, con un’atmosfera che rimanda a Twin Peaks di David Lynch. Per il resto, difficile da consigliare.
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